Molte voci si rincorrono in questi giorni per spiegare i motivi per cui il valore e la quotazione del Bitcoin, nonostante tutto e tutti, vola ed continua a infrangere i record precedenti (l’ultimo datato il 2 settembre scorso). A nulla valgono i divieti e le restrizioni poste in Cina e in altri Paesi, le sempre maggiori difficoltà che il sistema bancario globale impone sui conti di chi cambia da moneta fiat a bitcoin e, non ultima notizia , dopo Visa, anche Mastercard, cioè i maggiori circuiti di carte di credito, chiuderà entro tre mesi tutte le carte in criptovaluta emesse fuori dallo Spazio Economico Europeo. Tutto questo , forse costoro non lo hanno capito, non fa altro che rinforzare ulteriormente l’uso diretto di Bitcoin per acquisti di beni e servizi accelerandone così l’acceptance e la sua diffusione e quindi, vista la scarsità di reperimento e la mancanza di un regolatore che possa inflazionarlo, non fa altro che aumentarne ulteriormente il valore sul mercato. Per ribadire ciò e per controbattere a chi in questi giorni è dubbioso se investire cambiando i propri risparmi in Bitcoin , magari perchè pensa di essere ormai in ritardo o che sia una bolla speculativa pronta a scoppiare , vi invito allora a leggere le corrette considerazioni fatte da Guido Gennaccari dal sito tradingroomroma.it:
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BITCOIN: Giappone e Svizzera corrono, la UE è immobile, l’Italia inciampa
Mentre il Giappone si è da poco dotato di una regolamentazione per quanto riguarda gli scambi di criptovalute considerando di fatto il Bitcoin e le sue sorelle minori alla stregua di strumenti di pagamento, dall’altra parte del mondo anche la Svizzera si è mossa da tempo considerando il bitcoin come valuta straniera e accettandolo comunemente per il pagamento di servizi pubblici locali , trasporti ed altro. L’Unione Europea invece su questo come su altri temi importantissimi per la vita dei propri cittadini, soffre di un immobilismo preoccupante. A dimostrazione di un tanto, il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, ha infatti dichiarato ieri che il bitcoin non rientra nelle competenze normative della BCE. La dichiarazione è stata presentata in risposta a una domanda della commissione per i problemi economici 

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BITCOIN , MANUALE PRATICO SULL’ORO DEL 21° SECOLO – VIII. SEGWIT E LIGHTENING NETWORK
Cari amici bitcoiners e newbies (novizi),
sono lieto di annunciarvi questa bella novità: un Manuale pratico e alla portata di tutti che vi aiuterà a capire ed entrare nel mondo delle criptovalute. Scritto da 3 giovani colleghi imprenditori italiani, che sono impegnati come me nel campo delle valute digitali decentralizzate, un mondo nuovo ed estremamente rivoluzionario, ma ricco di opportunità.
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8 anni di BITCOIN e 58 fatti rilevanti da sapere
Mi hanno segnalato questa interessante infografica che a quasi 10 anni dalla nascita del Bitcoin raccoglie 58 fatti rilevanti che lo riguardano. Per chi ha difficoltà con la lingua inglese troverà la traduzione in italiano in fondo, sotto l’immagine. Leggeteli, sono veramente interessanti, soprattutto per imparare le cose fondamentali da sapere sul Bitcoin, ma anche utili per chi usa questa criptovaluta da tempo. Buon divertimento!!
Exchangers virtuali e antiriciclaggio, l’Italia si muove prima di tutti
E’ l’ Italia la prima nazione che si mette a normare su criptovalute e cambiavalute, anticipando le disposizioni della proposta di modifica della IV Direttiva europea — che passerà attraverso una discussione plenaria non prima della fine di ottobre 2017. La IV Direttiva antiriciclaggio (Direttiva UE 2015/859) è stata infatti introdotta in Italia con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Italiana del Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 90 (G.U. n. 140 del 19 giugno 2017) con la riscrittura totale del Decreto Legislativo 231/2007 ed entrata in vigore proprio in questi giorni, il 4 luglio 2017. Come al solito un bel pasticcio all’italiana in cui si accomunano i linden dollars di Second Life alle criptovalute decentralizzate e trustless come bitcoin e altcoins e le piattaforme exchanger che girano milioni di euro con i dealers che cambiano qualche centinaia di euro in rete . 
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Bitcoin scaling : perchè le transazioni bitcoin restano sospese
Moltissimi utilizzatori di bitcoin, soprattutto quelli nuovi e/o meno esperti, mi interpellano sempre più spesso perchè si trovano a fare i conti con transazioni che vengono confermate con sempre maggiore ritardo e che restano in sospeso per giorni e giorni prima di essere finalizzate e permettere l’ulteriore spesa/invio di quei bitcoin. Tutto ciò dipende dal funzionamento stesso del bitcoin e dall’aumento esponenziale del numero di transazioni sulla rete Bitcoin (Blockchain) che segue anche l’impennata del valore di quotazione della criptovaluta negli ultimi mesi e la sua sempre maggior richiesta e diffusione globale. Bisogna quindi fare attenzione a settare la giusta fee (commissione ) per i miners che validano le transazioni. Il + delle volte il vostro wallet lo fa in modo automatico, ma non sempre è sufficiente. Per questo motivo vi conviene forse dare un occhiata allo status della rete blockchain in tempo reale e settare manualmente le fees in modo che che la transazione non resti a lungo tempo sospesa senza essere “lavorata” dai validatori/miners.
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BITCOIN WALLET – Il portafoglio bitcoin – Guida pratica
Il wallet Bitcoin è il conto o il portafogli su cui si detengono, inviano e ricevono i bitcoin, visualizzato con una stringa alfanumerica molto lunga (34 caratteri) detta CHIAVE PUBBLICA, iniziante per 1 o per 3 nel caso di indirizzi wallet legacy o per “bc” nel caso di indirizzi wallet segwit. Esso ha la funzione di RICEVERE i bitcoin che arriveranno a quel wallet e si usa proprio come un IBAN bancario. Il wallet contiene anche la CHIAVE PRIVATA, che non è normalmente visibile e che permette di INVIARE i bitcoin. La chiave privata è desumibile dal backup del wallet attraverso una PASSPHRASE, ovvero una serie di dodici (o più) parole che servono a recuperare il wallet ed i fondi in bitcoin in esso contenuto in caso di smarrimento o distruzione/furto del wallet. E’ quindi buona pratica fare SEMPRE il back up del wallet per evitare di perdere irrevocabilmente i fondi bitcoin in esso contenuti. Da una chiave pubblica ( indirizzo bitcoin) infatti, non si può mai risalire alla chiave privata, mentre la chiave privata può generare “n” (infinite) chiavi pubbliche. Le transazioni bitcoin sono identificate con stringhe alfanumeriche ancora più lunghe di quelle dei wallet ( Transaction ID) . Queste stringhe alfanumeriche (transaction ID) e gli indirizzi wallet (address wallet) possono svelare il saldo e tutti i movimenti del wallet se posti in consultazione sulla Blockchain, un registro pubblico inalienabile e immutabile, condiviso in rete tra tutti gli utenti bitcoin perchè contenuto nel wallet. Blockchain e indirizzi bitcoin non rivelano MAI e non sono MAI associabili al proprietario del wallet e dei bitcoin contenuti, nè il luogo fisico dove sono conservati i bitcoin. Questo è il motivo perchè i Bitcoin ed i wallet sono considerati anonimi, anche se in realtà è più corretto affermare che siano pseudonimi come, ad esempio, un indirizzo email al cui proprietario si può risalire solo attraverso l’analisi dell’IP collegato in rete. Esattamente il contrario perciò di quanto si possa desumere da un IBAN bancario che rivela il nominativo del proprietario del conto e l’indirizzo fisico della filiale dove quel conto è stato acceso, ma non il saldo e i movimenti del conto rappresentato in IBAN.
Wekiwi.it, il gestore energetico italiano che accetta Bitcoin
L’interesse nelle criptovalute e la loro diffusione ed utilizzo, sta finalmente registrando un buon risveglio anche in Italia, soprattutto dopo che l’Agenzia delle Entrate ha ribadito, in risposta ad altri recenti interpelli in proposito, che le transazioni e lo scambio di bitcoin tra privati non è tassabile, riconoscendo così e di fatto la propria impossibilità ad intervenire in materia causa la natura stessa del Bitcoin. Anche se sono convinto che ciò possa essere solo una momentanea tregua, è comunque un approccio amichevole ed un riconoscimento verso le criptovalute che ci pone, una volta tanto, all’avanguardia nel panorama istituzionale mondiale. A conferma di un tanto ho riscontrato una crescente attività di scambio di criptovalute dall’inizio dell’anno con il crescere della quotazione bitcoin e molto più recentemente, anche la notizia , seppur depurata da dettagli fuorvianti di Ansa.it, della prima agenzia immobiliare in Italia che vende appartamenti e immobili in bitcoin. Assieme a tutto ciò e proprio in questi giorni, si registra la bella novità di un nuovo gestore italiano per l’energia (gas ed elettricità), wekiwi.it che accetta bitcoin in pagamento nel proprio shop online. 
IN ITALIA LA BUFALA SI LEGGE SULL’ ANSA – BITCOIN FAKE NEWS
Oggi il Giappone legalizza il Bitcoin come metodo di pagamento – 01/04/2017
Liberamente tratto e commentato da articolo di
del 31/03/2017 by gavriloBTC
Mentre l’Unione (totalitaria) Europea sta elaborando il miglior 
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