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Bitcoin vicina al punto di massimo ribasso. Halving ed opportunità di investimento.

09 Febbraio 2019. Liberamente tratto da questo articolo di 

Bitcoin è entrato ufficialmente nel più lungo periodo di declino di quotazione  nei suoi 10 anni di storia. La criptovaluta più vecchia e preziosa del mondo ha raggiunto il massimo storico di $ 19.764 (€ 17.477,80)  il 17 dicembre 2017 (secondo l’indice quotazione di CoinDesk) performando una serie di massimi ribassi da allora, fino a raggiungere il 2 febbraio 2019 il  411 ° giorno consecutivo di calo delle quotazioni. Come tale, ciò supera la durata del famigerato mercato ribassista  bitcoin del periodo 2013-2015, che è durato 410 giorni dal suo prezzo più alto a quello più basso.

Quadro storico dei ribassi nelle quotazioni Bitcoin

In effetti, l’ultimo calo dei prezzi del bitcoin rappresenta il più lungo periodo di ribasso mai visto dalla criptovaluta, ma deve ancora diventare la peggiore in termini di deprezzamento totale.

Come si può osservare nel grafico qui sopra, il primo periodo di declino significativo per i bitcoin è stato riscontrato nel 2011 ed è durato solo 163 giorni, ma rimane la peggior performance fino ad oggi.

Dal suo prezzo più alto di $ 31,50 a quello minimo di $ 2,01, il prezzo del bitcoin è sceso di  poco oltre il 93 per cento, che è un calo più marcato rispetto al ribasso 2013-15 quando i prezzi sono scesi dell’86 per cento rispetto al precedente massimo. L’attuale mercato ribassista non ha ancora superato il deprezzamento di oltre l’84 percento rispetto al suo massimo storico, mentre i suoi attuali prezzi vicino ai $ 3.400 registrano un calo dell’82 percento.

Nessuno può essere certo se o quando verrà toccato il fondo stavolta, nè se ciò avverrà come risposta attenuata del mercato al ritiro dell’ennesima proposta di ETF (bitcoin exchange-traded fund) oppure per il prossimo evento di dimezzamento deflazionistico del bitcoin (halving) che si avvicina lentamente, ma sembra di intravvedere  le prove che ciò potrebbe verificarsi in un futuro non troppo lontano.

Grafico settimanale e cronologia del dimezzamento

Come parte della politica monetaria deflazionistica del bitcoin, scritta nell’algoritmo di satoshi e quindi non modificabile, i premi per ogni blocco minato (estratto) vengono dimezzati ogni quattro anni o ogni 210.000 blocchi, con il risultato di rallentare la creazione di nuovi bitcoin fino alla fatidica soglia finale di 21 milioni di bitcoin prodotti.

L’evento è  noto come  “Halving” ed è stato a lungo considerato un catalizzatore rialzista per il prezzo del bitcoin dal momento che la domanda esistente o crescente per la criptovaluta probabilmente supererà il rallentamento della produzione. In parole semplici, poiché la domanda è maggiore dell’offerta, crea una valutazione più elevata per l’asset sottostante, indipendentemente dal mercato.

Come mostra il tweet qui sotto , il trend della quotazione  bitcoin tende a toccare il fondo e di seguito  aumentare sostanzialmente diversi mesi prima della data effettiva del halving.

La tua guida al  halving .
– 1° halving (28/11/2012): Il prezzo scese per 378 giorni prima di crescere del 510%
– 2° halving (09/07/2016): Il prezzo scese 539 giorni prima di crescere del 309%
– 3° halving (~25/05/2020): Cjrca 497 giorni al halving

Anche se la dimensione del campione è piccola, il prezzo del bitcoin  tocca il fondo 378 giorni prima del halving del 2012 e 539 giorni prima del halving del 2016 con una media di 458 giorni o un anno e un quarto prima di un vero e proprio dimezzamento.

Con il prossimo halving che probabilmente si verificherà a fine maggio del 2020, il bitcoin è ora a poco meno di 500 giorni di distanza dall’evento, quindi la data in cui il trend ribassista finirà non può essere troppo lontana e gli investitori è bene tengano presente   la deflazione dell’offerta e il conseguente picco al rialzo delle quotazioni  come è sempre successo nel passato.

Niente panico, Bitcoin crash non è certo una novità

Liberamente tradotto da 

04/04/2018 –  C. Edward Kelso

Il primo trimestre del 2018 si è concluso confermandosi come il peggiore nella storia dei prezzi sul bitcoin. Poco meno di 115 miliardi di USD nella capitalizzazione di mercato sono andati persi e quasi la metà del suo valore dall’inizio di quest’anno è sparito. Per coloro che sono relativamente nuovi all’ecosistema, potrebbe sembrare il momento di andare nel panico o almeno di incassare ciò che resta degli investimenti iniziali. Ma , come cita un recente studio da parte degli aggregatori di informazioni finanziarie su howmuch.net, la criptovaluta più famosa al mondo potrebbe tornare presto in voga ed il recente crash del Bitcoin non è altro che un territorio familiare per i veterani che se ne occupano. Howmuch.net ha infatti recentemente pubblicato un monitoraggio dei peggiori crash dei prezzi del bitcoin intitolandolo: ” Visualizzazione della storia dei crash Bitcoin: gli hodlers sono pronti per la prossima risalita ?”, dove si cerca di mettere in prospettiva la natura ciclica della volatilità della valuta decentrata. “L’ultimo  Bitcoin crash ha convinto alcuni investitori a credere che la” fine dei giorni sia vicina”, ha iniziato l’autore del post, Paul. “Questo, nonostante  gli hodlers fiduciosi e gli operatori di settore   esprimano  la valutazione che invece ciò indichi solo che il mercato della criptovaluta potrebbe trovarsi di fronte a una nuova normalità. Così, se l’ultimo crash è stato doloroso, è meglio fare un passo indietro e valutare lo stato attuale del Bitcoin rispetto al suo passato. Il Bitcoin si è “schiantato” molte volte nel corso degli ultimi anni, ma come si sta comportando in questa ultima recessione rispetto al passato ? ”

Bitcoin’s Latest Crash is Nothing NewUtilizzando fonti pubblicamente disponibili, il post illustra una dozzina di altre volte in cui il bitcoin è caduto in picchiata. I sell-off sono racchiusi tra una scatola e un frammento di tempo. “Usando la coppia Bitstamp Bitcoin-to-US-Dollar (BTC / USD), il nostro team ha scoperto gli alti e bassi specifici dei precedenti crash risalendo fino a gennaio 2012. Utilizzando una freccia blu, abbiamo evidenziato la percentuale di valore perso durante ogni svendita. Infine, abbiamo misurato la durata di ciascun periodo di crash specifico contando il numero di giorni in cui la correzione è arrivata alla fine “, hanno spiegato. Ciò che è immediatamente chiaro è la resilienza del bitcoin. Sebbene un lettore possa facilmente vedere il grafico come una gigantesca bandiera rossa che mostra troppe correzioni pesanti e possa ritenere che la questione non ne valga la pena, gli entusiasti sono in grado di prendere coraggio perché “questo non è un evento insolito per Bitcoin. Da gennaio 2012, ci sono state tredici correzioni o arresti anomali in Bitcoin, inclusa l’ultima. Le perdite sono state minime del 30% e gravi fino all’ 87% durante questi periodi di panico. Rispetto ai suoi eventi passati, quest’ultima correzione non è stata nemmeno così severa o dolorosa come in passato. “Niente di nuovo finora quindi, la correzione attuale sembra in linea con la storia del bene preso in considerazione. Stando alle visualizzazioni mostrate, le correzioni di solito durano solo pochi giorni, con un grosso chunk in meno di quattro giorni. Ma, ci sono stati tratti più lunghi, di sicuro. Dalla fine del 2013 fino all’inizio del 2015 per esempio, e che ovviamente include tutto il 2014, il ritardo nel prezzo è durato 411 giorni. Il prossimo più lungo è il nostro attuale ultimo preso in considerazione, e non è neanche lontanamente vicino alle terribili difficoltà dei giorni a tre cifre. “Il punto è che i crash sono diventati relativamente comuni in tutto il mercato delle criptovalute, che è noto per la sua rapida volatilità. È importante rivolgersi ai dati e ai fatti in tempi di crisi, piuttosto che affidarsi alle proprie emozioni “, insiste la squadra. Potrebbe essere vero che i nuovi investitori della fine dell’anno scorso se ne sono andati e forse per sempre, ma probabilmente non avevano alcun business coinvolto nella criptovaluta in primo luogo. E mentre la serie attuale potrebbe benissimo andare avanti ancora per un po ‘, quelli appassionati di progetti inerenti il Bitcoin  sono per lo più a lungo termine, anticipano una corsa al rialzo o forse solo speranza in un minor numero di cadute di prezzo.

NANI E CRIPTOBALLERINE – STORIA DEL PRIMO EXCHANGER-CRACK ITALIANO

Nell’ultimo articolo da me pubblicato ho riportato un ingente furto avvenuto nemmeno 15 giorni fa sulla piattaforma giapponese Coincheck per un controvalore di  58 miliardi di yen (pari a 530 milioni di dollari), come una delle cause del calo di  quotazione del Bitcoin a cui abbiamo appena assistito. Queste situazioni non sono certo una rarità, anzi  sono per lo più comuni nel mondo delle criptovalute ed è una delle ragioni per cui molti preferiscono affidarsi a cambiavalute privati, ma affidabili, piuttosto che a piattaforme exchanger di cui non si sa nulla se non che i vostri denari non sono assolutamente assicurati e che questi mercati sul web non hanno alcun requisito che li accomuni a Banche, società finanziarie o Assicurazioni. Il mio consiglio è sempre quello di possedere un wallet proprietario dove conservare le criptovalute (vedi qui il tutorial su come scegliere quello giusto e sicuro) e di lasciare soldi e criptovalute il meno tempo possibile sulle piattaforme exchanger, qualora voleste usarle. Buona lettura

Da Il sole24ore – 10/02/2018

Un furto da 17 milioni di Nano (circa 195milioni di dollari) è stato denunciato dalla piattaforma di scambio italiana Bitgrail Srl. Un ammanco pesante, che pone ancora volta seri dubbi sull’intero mondo delle criptovalute. La notizia è stata diffusa proprio da Bitgrail, che con una nota sul suo sito postata alle 21.30 di sabato 9 febbraio, ha raccontato l’accaduto: «da controlli di verifica interna di congruità delle operazioni di prelievo – è scritto – sono emerse delle transazioni non autorizzate che hanno portato ad un ammanco di 17 milioni di Nano costituenti parte dei portafogli gestiti da Bitgrail S.r.l. Per l’attività fraudolenta di cui sopra, è stata presentata in data odierna regolare denuncia querela presso le autorità di polizia competente e le indagini di polizia sono in corso. Si informa che le altre valute depositate non sono state interessate dai prelievi non autorizzati».

Al momento del furto, la criptovaluta Nano valeva circa 11,5 dollari. Ma dopo la notizia dell’operazione fraudolenta, il valore è sceso fino a toccare 8,25 dollari. Dopo la denuncia, Bitgrail ha interrotto ogni operazione di scambio: «Per effettuare ulteriori accertamenti su quanto avvenuto, in via cautelativa ed a tutela degli utenti verranno temporaneamente sospese tutte le funzionalità del sito, ivi compresi i prelievi ed i depositi» è scritto nella nota della società.

Chi c’è dietro Bitgrail
BitGrail è una Srl con sede a Firenze che si occupa di Webcoin Solution. Una piattaforma di scambio per criptovalute come molte altre in giro per il mondo. L’amministratore della società è il trentunenne Francesco Firano, che nelle ultime ore è accusato da molti utenti su Reddit e su Bitcointalk per quanto successo con la criptovaluta Nano. Accuse alle quali Firano (il cui account è TheBomber9 su Reddit e TheBomber999 su Bitcointalk) ribatte colpo su colpo.

La posizione del team Nano
Intanto su Medium, una nota a firma di Nano Core Team, racconta l’accaduto: «L’8 febbraio 2018 il team Nano Core è stato informato da Francesco “The Bomber” Firano – proprietario e gestore della borsa BitGrail – di una perdita del portafoglio BitGrail. Il nostro team ha prontamente contattato le forze dell’ordine e stiamo collaborando pienamente su questo tema. Dalla nostra indagine preliminare non è emersa alcuna doppia spesa nel libro mastro e non abbiamo motivo di credere che la perdita sia dovuta a un problema nel protocollo Nano. I problemi sembrano essere legati al software di BitGrail». Quelli di Nano scrivono che prima dell’8 febbraio non avevano conoscenza dell’insolvenza di BitGrail. E aggiungono che nella conversazione, Firano ha chiesto loro di modificare il libro mastro per coprire le sue perdite: «una direzione che non avremmo mai perseguito».

«BitGrail – è scritto ancora nella nota – è un’azienda indipendente e Nano non è responsabile del modo in cui Firano o BitGrail conducono la loro attività. Non abbiamo alcuna visibilità nell’organizzazione BitGrail, né abbiamo il controllo sul loro funzionamento. Abbiamo ora sufficienti motivi per credere che Firano abbia ingannato il Nano Core Team e la comunità riguardo alla solvibilità dello scambio BitGrail per un significativo periodo di tempo. Non risponderemo alle accuse di Firano in merito a questa situazione. Stiamo preparando tutte le informazioni di cui disponiamo su questo tema per presentarle alle forze dell’ordine».

Cos’è Nano
Nano è una criptovaluta che allo stato attuale ha un marketcap da un miliardo e 89 milioni di euro. È al 23esimo posto per capitalizzazione di mercato nella classifica di Coinmarketcap (ma in passato è stata nella top venti). Ha un’architettura block-lattice, che consente a ciascun utente di avere la propria blockchain ed aggiornarla senza essere sincronizzata rispetto al resto della rete.

La difesa di Firano
Intanto Francesco Firano non ci sta, e si difende, spiegando al Sole24ORE la sua versione dei fatti: «Ci siamo resi conto dell’ammanco – racconta l’amministratore di BitGrail – durante uno degli spostamenti di coin che facciamo periodicamente. E subito dopo abbiamo contattato lo sviluppatore di Nano, facendo presente il problema e sottolineando – al tempo stesso – alcune incongruenze nel loro software che non ci aiutano a capire neanche quando è avvenuto il furto».

Firano spiega di aver chiesto personalmente «un’operazione di fork, con l’intento di risanare le perdite degli utenti, non per insabbiare l’accaduto come hanno scritto gli sviluppatori della moneta nel loro comunicato. Le loro accuse nei miei confronti sono pesanti. E devo dire che mi hanno messo in serio pericolo. In questa storia, del resto, ci sono persone che hanno perso molti soldi». Il trentunenne fiorentino racconta di come il suo account Twitter sia preso d’assalto da utenti di mezzo mondo: «È pieno di minacce di morte nei miei confronti, qualcuno ha pubblicato anche l’indirizzo di casa mia. È una situazione abbastanza paradossale, creata dal comunicato ufficiale diramato dagli sviluppatori di Nano». E adesso cosa succede? «Abbiamo presentato denuncia alla Polizia Postale, – aggiunge Firano – fornendo anche gli indirizzi (mail comprese) sui quali questi coin mancanti sono finiti. Adesso c’è un’indagine in corso e mi auguro che si faccia luce al più presto su quanto accaduto».

ATTACCO CONCENTRICO (FALLITO) AL BITCOIN

Buon anno a tutti!

Molte sono come sempre le novità in un mondo , quello delle criptovalute, che si muove ad una velocità difficilmente arrestabile e la cui comprensione è spesso ardua anche per gli operatori e gli esperti del settore.

Dopo aver raggiunto i massimi storici a dicembre scorso  e aver subito un ritracciamento importante, le istituzioni bancarie, finanziarie, governative, sono immediatamente partite lancia in resta per abbattere il mostro. Il Bitcoin fa paura perchè è libertà finanziaria pura, non è controllabile da nessuno di costoro e, grazie alla tecnologia decentralizzata che porta il nome di Blockchain, non lo sarà mai  . Ma tutti i mezzi per abbatterlo sono leciti secondo gli oligarchi, financo scomodando premi Nobel, esperti di finanza, Ministri delle economie e soloni vari. Qui sotto riporto alcuni articoli del mese di gennaio presi da varie testate per dare un rendiconto minimo di ciò che è avvenuto.  Naturalmente nessuna preoccupazione da parte mia: sono cose che ho già visto ripetersi nel corso degli anni e non mi spaventano per nulla. La certezza è che come sempre, il bitcoin saprà superarle e aspirare a nuove vette. Come me la pensano gli amici di Coinlex di cui potete leggere l’articolo a fondo pagina. Un consiglio a chi ha investito nel periodo di dicembre scorso in cui il bitcoin era in forte ascesa ci sentiamo infine di darlo:  se avete acquistato 1 BTC al prezzo di €uro 15.000, ricordatevi sempre che oggi, domani, tra un mese, un anno o dieci, avrete sempre 1 BTC.  Semprerà lapalissiano, ma è il valore in euro che cambia, non la quantità di Bitcoin che resterà sempre 1 . E quindi, solo nel momento in cui ve ne priverete o lo venderete avrete la certezza di sapere se e quanto avrete guadagnato o perso. Se decidete di venderlo oggi che è in calo, siate consapevoli che state accettando una perdita che non recupererete più . (Es. 1 BTC a 6000€ provocherebbe una perdita di 9000 €). Se non avete quindi la necessità di  venderlo subito, sarà preferibile conservarlo e venderlo solo quando avrete la certezza di poterci guadagnare.

 Buona lettura. gavriloBTC

26.01.2018  – SARA BRACCHETTI da https://www.tio.ch/finanza/borse-e-mercati/1237587/la-svizzera-insiste–benvenuti-bitcoin
La Svizzera insiste: benvenuti bitcoin
Mentre il resto del mondo prende le distanze, il governo lavora a una regolamentazione e il Ticino a un’app dedicata al mercato delle criptovalute.
STABIO – Joseph Stiglitz, Nobel per l’economia nel 2001, qualche giorno fa l’aveva in qualche modo profetizzato, invitando la Svizzera a tornare sui suoi passi. «Molti Stati vorrebbero vietare i bitcoin, solo la Svizzera va nella direzione opposta», aveva detto, segnalando «il pericolo di evasione fiscale, terrorismo e riciclaggio di denaro».

Ieri, il Financial Times ha confermato in qualche modo che non è un’autorevole illazione. È tutto vero, al punto da scomodare Johann Schneider-Ammann. Il ministro avrebbe spiegato quel che intende per «ruolo guida nel settore» che la settimana scorsa ha auspicato possa avere la Confederazione, destinata a diventare una “cripto-nazione”. Il governo starebbe lavorando a una regolamentazione in Svizzera, di recente scelta come base da quattro start-up su dieci per importanti raccolte fondi finalizzate a creare criptovalute (ICO : initial coin offering).

Sempre ieri Robert Shiller, Nobel nel 2013, ha definito il bitcoin «un classico errore di investimento». Allarmi che rieccheggiano, che convincono il resto del mondo a prendere le distanze con divieti di Stato, ma ai quali la Svizzera sembra non badare. Il Ticino neppure, desideroso di giocare stavolta un ruolo di primo piano. Nasce a Stabio, per esempio, un’app «per analizzare l’andamento di mercato delle criptovalute» che sarà lanciata a marzo da White Peaks, start-up fondata nel 2014 da Marcello Cassarà e Nicola Fiorillo.

«Per fortuna c’è la Svizzera» – Un errore? Una provocazione? Una sfida? Niente di tutto questo per il cmo Marcello Cassarà: «Noi crediamo molto nella tecnologia che sta alla base, la blockchain: vogliamo offrire alla gente la possibilità di confrontarsi con il futuro». Cambi in tempo reale, capitalizzazione, grafici che spiegano visivamente l’andamento nel tempo, notizie di giornata: «Ne siamo orgogliosi e siamo orgogliosi che questo progetto sia nato qui – conferma il socio Nicola Fiorillo – La Svizzera è uno dei pochi paesi che crede in questa rivoluzione e che consente alle aziende di fare vera innovazione nel settore del fintech».

https://www.quotidiano.net/economia/bitcoin-bolla-hacker-1.3691149
Bitcoin, maxi attacco hacker. A Davos critiche da Stiglitz e Soros
Rubati 530 milioni di dollari alla piattaforma Coincheck. Da Davos Il premio Nobel per l’economia attacca le criptovalute: “Non servono, vanno messe fuori legge”

Tokyo, 29 gennaio 2018 – Nuovo tonfo per il valore di Bitcoin e delle altre criptovalute, dopo che in Giappone un attacco hacker alla piattaforma di sambio Coincheck ha fatto sparire dal mercato 58 miliardi di yen (pari a 530 milioni di dollari). L’attacco è avvenuto nella giornata di venerdì, quando i tecnici del sito, uno dei più importanti in Giappone e Asia hanno rilevato un accesso non autorizzato al sistema. La compagnia ha annunciato che ‘risarcirà’ i circa 260mila clienti colpiti dall’operazione di pirateria che hanno perso le quote investite in ‘Nem’. La Decima più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato (secondo il sito CoinMarketCap.com) ha perso circa il 20% del valore nella notte tra venerdì e sabato, dopo che i tweet dell’amministrazione in cui si annunciava il bloccato dei servizi di scambio hanno scatenato il panico. Il Bitcoin ha subito il contraccolpo e ha perso il 4,5% del valore.

Nel corso di una conferenza stampa, il presidente della piattaforma giapponese, Koichiro Wada, si è scusato per l’accaduto e ha annunciato che rimborserà i beni mancanti utilizando le proprie risorse per restituire l’equivalente in yen dell’investimento iniziale dei clienti. Tuttavia, un rappresentante della società ha ammesso oggi che “nel peggiore dei casi” potrebbe non essere possibile restituire il denaro rubato ai clienti. L’operatore, presente nel mercato di Tokyo dal 2012, si è anche impegnato a riavviare i servizi, avviare un’indagine sulle cause e rafforzare il sistema di sicurezza. Anche se il Giappone è all’avanguardia nell’utilizzo e nella regolamentazione delle criptovalute, oggi il governo di Tokyo ha annunciato che saranno prese misure amministrative contro Coincheck. A darne notizia è stato Yoshihide Suga, portavoce dell’Agenzia per i servizi finanziari.

LE CRITICHE DA DAVOS – Intanto, al World Economic Forum di Davos, il guru della finanza George Soros e il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz hanno lanciano l’ultimo affondo alle criptovalute. Il primo le ha definite “una tipica bolla basata sulla mancata comprensione del fenomeno”, mentre Stiglitz in un’intervista rilasciata a Bloomberg Tv, ha spiegato che per il Bitcoin “non vede nessuna funzione legale” e che già “abbiamo un buon mezzo di scambio chiamato dollaro, perché la gente vuole Bitcoin? Per segretezza”. “La mia sensazione – ha concluso il premio Nobel – è che qualora venisse regolamentato in modo da ostacolare il riciclaggio di denaro e altre attività illegali, non ci sarebbe alcuna richiesta di Bitcoin”.

https://www.express.co.uk/finance/city/907121/bitcoin-Cryptocurrency-price-risk-bans-Emmanuel-Macron-Angela-Merkel-France-Germany

FRANCIA e Germania si apprestano a lanciare una repressione collettiva sulla criptovaluta: un CEO di assicurazioni globale di punta ha avvertito che le normative sui bitcoin sono inevitabili come la neve nelle Alpi.
Parlando alla CNBC, Wilson ha affermato che le criptovalute rappresentano una minaccia per la sovranità del paese e prevedono che una regolamentazione severa sia inevitabile. Emmanuel Macron e Angela Merkel si apprestano a lanciare un giro di vite comune sul trading di criptovalute. Il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire ha dichiarato ieri che i due paesi presenteranno proposte congiunte per regolamentare la criptovaluta bitcoin al prossimo vertice del gruppo G20. L’Unione Europea ha precedentemente proposto di trattare i mercati della criptovaluta come una minaccia alla sicurezza legata al riciclaggio di denaro e ai terroristi. Il CEO di Aviva ha spiegato: “Una delle chiavi della sovranità è il controllo della valuta e delle tasse.” La criptovaluta interferisce con entrambi, quindi è inevitabile che ci sarà un regolamento. È inevitabile come la neve a Davos. “Ha aggiunto: “Un sacco di banche centrali e legislazioni stanno lavorando a divieti e regolamenti in tutto il mondo”. La Cina ha già preso provvedimenti e l’ha messa al bando. Seguiranno altri paesi. Devono regolare. “Devi mantenere il Tesoro nei paesi soddisfatti e mantenere i consumatori al sicuro”. Anticipando il respingimento da parte dei governi europei, il bitcoin, la più grande criptovaluta del mondo, negli ultimi giorni è sceso alla metà del suo picco record di quasi $ 20.000. La Cina, che ha già vietato la criptovaluta, ha invitato le banche a “migliorare il loro monitoraggio quotidiano” per eliminare completamente il commercio.

Capire Bitcoin e Criptovalute – Articoli ed analisi condivise

 31/12/2017
Siamo giunti a fine mese e a fine di un anno incredibile per quanto riguarda le criptovalute e la loro regina Bitcoin . Molte persone  nuove hanno scoperto questo mondo dimostrando però,  per lo più, un approccio per niente consapevole a quella che senza tema di errori può essere considerata un autentica rivoluzione. Una rivoluzione paragonabile oggi a ciò che fu Internet all’inizio degli anni novanta del secolo scorso e che sconvolgerà nei prossimi anni a seguire la nostra vita in moltissimi campi . A cominciare da quello finanziario ed economico perchè Bitcoin e criptovalute riconsegnano di fatto all’individuo la facoltà di disporre pienamente delle proprie risorse   e del proprio benessere economico disintermediando il rapporto tra noi e il denaro, oggi invece affidato ad organizzazioni umane e lobbies che determinano il destino delle popolazioni. Non solo, ma quello che la Blockchain, la tecnologia che sottintende Bitcoin, può realizzare anche in innumerevoli altri campi, è il vero oggetto di studi e sviluppi ormai già da qualche anno da parte del mondo finanziario tradizionale, di quello IT e di quello burocratico governativo. E’ inoltre innegabile che la novità portata da tutto ciò non sia nè prevista nè contemplata da alcun sistema giuridico o fiscale al mondo e, ciò provoca da una parte una libertà di movimento a mio avviso benefica, ma anche tutta la pericolosità che accompagna sempre tutte le scelte pionieristiche .
Ho voluto quindi fare la scelta di pubblicare un paio di articoli e un video youtube che assolutamente condivido e che secondo me inquadrano queste problematiche a tutta utilità  di chi si approccia oggi a questo nuovo mondo, ma anche di chi già se ne interessa da un po’ ed ha voglia di approfondire.
Nel ringraziare gli autori vi do quindi una buona lettura e che il Nuovo Anno 2018 sia ricco di cripto-soddisfazioni per tutti !!!
Gavrilo

Sempre di Stefano Capaccioli ecco un suo recentissimo intervento e inquadramento giuridico/fiscale su Bitcoin e Criptovalute

Infine questo interessante e secondo me centrato e circostanziato articolo di Riccardo Mansutti che fissa il momentum del Bitcoin con un confronto storico sull’andamento della quotazione/prezzo del Bitcoin assieme ad una vision e ad un approccio di analisi non prettamente finanziaria di ciò che il Bitcoin è e rappresenta e di ciò che il futuro potrebbe riservare.

Il Bitcoin vola a massimi record, ma la sua corsa è appena iniziata

Molte voci si rincorrono in questi giorni per spiegare i motivi per cui il valore e la quotazione del Bitcoin, nonostante tutto e tutti,  vola ed continua a infrangere i record precedenti (l’ultimo datato il 2 settembre scorso). A nulla valgono i divieti e le restrizioni poste in Cina e in altri Paesi, le sempre maggiori difficoltà che il sistema bancario globale impone sui conti di chi cambia da moneta fiat a bitcoin e, non ultima notizia , dopo Visa, anche Mastercard, cioè i maggiori circuiti di carte di credito, chiuderà entro tre mesi tutte le carte in criptovaluta emesse fuori dallo Spazio Economico Europeo. Tutto questo , forse costoro non lo hanno capito, non fa altro che rinforzare ulteriormente  l’uso diretto di Bitcoin per acquisti di beni e servizi accelerandone così l’acceptance e la sua diffusione e quindi, vista la scarsità di reperimento e la mancanza di un regolatore che possa inflazionarlo, non fa altro che aumentarne ulteriormente il valore sul mercato. Per ribadire ciò e per controbattere  a chi in questi giorni è dubbioso se investire cambiando i propri risparmi in Bitcoin , magari perchè pensa di essere ormai in ritardo o che sia una bolla speculativa pronta a scoppiare , vi invito allora a leggere le corrette considerazioni fatte da Guido Gennaccari dal sito tradingroomroma.it:

“Bitcoin, per sintetizzare in maniera rozza, può definirsi una valuta elettronica decentralizzata (blockchain) open source e criptata, senza garante di ultima istanza, la cui unica “garanzia” è data dalla fiducia e dal grado di massima diffusione (nuovi asset finanziari) da parte di chi lo utilizza nelle transazioni economico-finanziarie. Cosa lega questo nuovo mondo blockchain  alla vecchia economia? L’immortale assioma che il prezzo, inteso come fair value, è dato dal mercato tramite l’incrocio tra domanda e offerta. La certezza della massima offerta di bitcoin, nelle cifra di 21 milioni, porterà alla saturazione dei “miners” senza la necessità di split di valore…cosa succederà ai prezzi? Siamo in bolla? Due semplici argomentazioni:

  1. Si è in presenza di bolla quando l’uomo della strada, l’ultimo della catena finanziaria, in massa negozia unidirezionalmente (long) un bene o servizio
  2. La certezza di essere in presenza di una bolla non elimina il problema angosciante principale ed imprevedibile: quando scoppierà? Keynes asseriva, come non dargli ragione, che il mercato può rimanere irrazionale più a lungo della nostra solvibilità.

Come si può capire se siamo in presenza di bolla? Semplice: analizzare la crescita media del bene nei portafogli degli acquirenti e considerare il numero di nuovi acquirenti: se la crescita dei partecipanti al business  è esponenziale, senza ragioni fondamentali, si è in presenza di bolla. Se il numero di acquirenti cresce esponenzialmente e gli ultimi entrati hanno una quantità media minore sempre più piccola del bene/servizio in portafoglio, in relazione al fatto che diventa sempre più costoso nel tempo, allora welcome bubble!  All’inizio, nel 2009, i negoziatori/miners di bitcoin erano pochi con un alto numero medio in portafoglio di cripto valuta, che quotava valori bassissimi rispetto a quelli attuali; oggi probabilmente, facendo una media, ci sono molti più negoziatori ma con un numero medio di bitcoin per conto molto più basso. Attualmente in circolazione ci sono poco più di 16,6 milioni di bitcoin con una crescita media di 1 milione l’anno si può ipotizzare  che entro 4 max 5 anni il mercato sarà saturo (2140 è la dead line ma nei prossimi 5 anni il mercato si potrebbe già ritenere “maturo” per l’alta diffusione dello strumento)  . Si può paragonare il bitcoin all’interesse composto: entro i 21 milioni anche se crescesse esponenzialmente non saremmo davanti ad una bolla perché ci sono alte aspettative di valore sulla criptovaluta, contrariamente se dopo i 21 milioni il numero di conti cresce esponenzialmente con decadimento della giacenza media (con prezzo in salita esponenziale) allora saremo in presenza di bolla ma nessuno saprà mai quando scoppierà.   ”

Se anche quanto sopra non vi avesse convinto che siamo solo agli inizi e che sia il momento giusto per investire sui Bitcoin , ecco qui di seguito solo alcune delle notizie degli ultimi giorni, prese da varie testate che penso possano aiutarvi a decidere in tal senso

Buona lettura!

 

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FINANZA ON LINE

Febbre Bitcoin, carrellata di record. Rally scatenato da rumor Cina e Amazon

Torna la febbre per il Bitcoin, che segna una nuova carrellata di record, stracciando il precedente massimo storico testato lo scorso 2 settembre, a 5.013,91 dollari(4.219,87 euro) .La criptovaluta balza inizialmente fino a $5.167,90 (4.349,82 euro), stando alle rilevazioni di Coindesk, per poi volare anche oltre la soglia dei $5.800 (4.881,86 euro)  ieri 13 ottobre 2017.

Tengono banco alcuni rumor, secondo cui la Cina potrebbe tornare a consentire il suo trading. Il balzo alle 13.40 circa ora italiana è superiore a +8%.

Verso la metà di settembre, gli investitori che puntano sul Bitcoin erano stati tramortiti dalla notizia secondo cui la seconda piattaforma maggiore del paese, BTCChina, avrebbe chiuso nel breve i battenti. Ancora prima, sempre la Cina aveva messo al bando le offerte ICO, ritenendole illegali e pericolose per i mercati finanziari. Negli ultimi giorni sono tuttavia emerse indiscrezioni, secondo cui Pechino potrebbe decidere di rivedere la propria posizione. In particolare Cryptocoinnews, citando l’agenzia di stampa cinese Xinhua, ha riportato che il trading del Bitcoin potrebbe tornare a essere riattivato, sebbene sottoposto a maggiori regole. Intervistata dalla Cnbc, Aurelien Menant, AD della piattaforma di criptovalute Gatecoin, ha commentato le indiscrezioni, affermando che “gli speculatori sono rialzisti sul valore del Bitcoin, in quanto anticipano il ritorno della Cina nei mercati globali delle criptomonete”. Incidono anche le view di gestori di hedge fund comunicate nelle ultime sedute: come quella di Michael Novogratz che, lo scorso martedì, ha detto di prevedere che il Bitcoin potrebbe testare la soglia di $10.000 e avanzare anche di più, nell’arco dei prossimi sei mesi. Novogratz è così convinto del suo outlook, che sta creando ora un proprio fondo di criptomonete, del valore di $500 milioni.

Ci sono poi quei rumor su Amazon, secondo cui il colosso retail online potrebbe accettare pagamenti in Bitcoin nella sua piattaforma. In un post pubblicato su Seeking Alpha, gli analisti di Giesbers Investments hanno sottolineato che “Amazon potrebbe fare l’annuncio già in occasione del prossimo incontro con gli investitori,atteso per il 26 ottobre“.

I rumor su Amazon alimentano una catena di ulteriori speculazioni, tanto che Naeem Aslam, responsabile analista dei mercati presso Think Markets UK, intervistato da Marketwatch, fa notare che, “se Amazon dovesse riuscire a portare con successo il Bitcoin sulla sua piattaforma, sarebbe solo una questione di tempo prima che anche eBay decidesse di fare un annuncio simile”. E così, altri retailer online.

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Market Analysis Report

13 October 2017

Oggi il Bitcoin è salito a un nuovo prezzo record di $ 5815 dopo  aver veleggiato oltre i  $ 5.000 giovedì. Da allora, il prezzo è salito fino a  livelli di $ 5.600. Questo rally si ritiene sia collegato con gli hard fork prossimi di SegWit2X e Bitcoin Gold. Gli hard fork generano uno sdoppiamento nella  blockchain e ciò è visto da alcuni investitori come un’opportunità per ottenere “monete gratis” sulla nuova catena creatasi. La pressione regolamentativa in corso su altcoins e ICO in paesi come la Cina e  Corea del Sud, ha  spinto gli investitori a cercare alternative più sicure all’interno del panorama delle crittovalute. Come notato anche da Bloomberg, la domanda globale di Bitcoin si sta spostando e il Giappone e la Corea del Sud stanno assumendo gran parte del volume lasciato dalla Cina, il paese che che era solito rappresentare la maggior parte del volume delle negoziazioni. Attualmente (h.10.30 del 13/10/17), il prezzo di Bitcoin è stabile a $ 5,708 ed è aumentato dell’11,3% nelle ultime 24 ore, con oltre $ 1,24 miliardi di BTC scambiati sulla coppia BTC / USD, rappresentando una quota del 26% del volume giornaliero, seconda solo agli scambi in yen (JPY) al 57%.
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Se La Brexit rottama l’UE chi ne gode è il Bitcoin

Pubblicato da   Joël Valenzuela  il 30/08/16 per cointelegraph logo
Brexit May Send the EU “Down the Drain”, Good For Bitcoin

Il vice Cancelliere tedesco ha affermato che il futuro dell’Unione Europea potrebbe essere in declino se la Brexit non verrà gestita in maniera appropriata.

Sigmar Gabriel ha  detto che, se l’uscita del Regno Unito dall’UE causasse un seguito ed un emulazione  anche per altri paesi ciò farebbe finire l’Unione ” giù per lo scarico”.  In una conferenza stampa ha poi aggiunto che la Brexit ha danneggiato la reputazione europea, dando l’idea così di essere un continente instabile .

Il Primo Ministro britannico Theresa May  sta attualmente soppesando le opzioni che il Paese ha con il voto di uscita ed il suo gabinetto dei ministri rimane diviso sull’opportunità di abbandono del singolo mercato.

Un’ultima chance per l’Europa di imparare dai propri errori.

Lee Gibson Grant del Drachmae Travel Club dice:

“ Dobbiamo chiederci cosa sia l’EU, e realmente cosa rappresenti prima di dar retta a ulteriori commenti che econo dalla Germania in rappresentanza dell’Europa davanti al resto del mondo. La Brexit avrebbe potuto esser gestita molto meglio come opportunità per evitarla . Essendo stata gestita molto male invece ci si aspetta ora che l’uscita sia auspicabile.”

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La debolezza dell’UE rappresenta un momento per imparare dagli errori del passato. Luca Dordolo, operatore italiano di BTM ed imprenditore nel campo delle criptovalute , spiega:

“La questione dovrebbe essere ribaltata: dove ha sbagliato l’Europa? Cosa può fare ora l’Europa per correggere e annullare la Brexit? E se non è possibile tornare indietro come può cambiare l’Europa perchè ciò non accada di nuovo in altre nazioni europee?”

Grant punta sul fatto che, mentre l’Europa continua a soffrire per la Brexit, il Regno Unito si avvantaggia dell’opportunità di crescita.

Egli infatti nota:

“Nel frattempo il Regno Unito ha l’opportunità di ricostruire il proprio commercio per esempio con le nazioni del Commonwealth , che sono oltre 50 stati and 2.1 miliardi della popolazione planetaria , con un PIL di oltre 14500 miliardi di dollari americani.”

Le turbolenze ed il collasso dell’UE possono favorire il Bitcoin

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I problemi politici ed economici in Europa possono  causare un aumento di interesse ed uso del Bitcoin.

Dordolo afferma:

“Potremo commerciare solo in Bitcoins, la perfetta valuta globale. Il fatto che questa valuta/ sistema di pagamento non sia legata a nessuna legge o regola istituzionale sul commercio permette finalmente un commercio libero dove in modo reale , l’unica regola maestra è quella della domanda e dell’offerta. Così, evitando le commissioni e le tasse locali, l’IVA e tutti quei tipi di tasse governative su beni e servizi,emergerà il vero valore  di ciò che si acquista. E quel valore non sarà certamente espresso in euro piuttosto che in sterline o viceversa, ma in Bitcoins. Perciò io penso che la Brexit farà aumentare la diffusione ed il valore  del Bitcoin stesso.”

*liberamente tradotto da gavriloBTC

I 60 milioni di USD (120 mila BTC) rubati su Bitfinex sono la vera causa del crollo?

La quotazione Bitcoin perde  il 20% dopo l’hack di Bitfinex amplifica il trend ribassista.
Charles Bovaird

Pubblicato il 2 Agosto 2016, ad 23:54 BST su COINDESK.

Threat to digital currency. Criminal succeeds hacking theft. File contains Clipping mask, Transparency.
Threat to digital currency. Criminal succeeds hacking theft. File contains Clipping mask, Transparency.

Il prezzo di bitcoin è sceso bruscamente oggi aggravando un declino già in corso nel momento in cui  i partecipanti al mercato a livello mondiale hanno reagito alla notizia che una delle più grandi piattaforme di scambio di valuta digitale era stata violata.

All’inizio di ieri pomeriggio, la piattaforma di scambio di Hong Kong Bitfinex si ê fermata dopo aver scoperto una violazione della sicurezza, ponendo il suo sito web offline e fermando tutti i prelievi e depositi. Gli analisti dell’ exchanger, hanno riferito a  CoinDesk di essere al lavoro per scoprire i problemi al momento della pubblicazione di questo articolo, anche se l’azienda ha confermato che circa 120.000 BTC (più di $ 60 milioni) è stato perso o rubato attraverso i social media.

In risposta, il prezzo del bitcoin  è sceso a $ 560,16 entro le 19:30 UTC, $ 530 entro le 23:30 e $ 480 al momento della pubblicazione, rivelano i dati CoinDesk USD Bitcoin Price Index (BPI) .

Il prezzo è calato di circa il 20% rispetto l’apertura della giornata di 607,37 $ e il 27% al di sotto del massimo di 658,28 $ raggiunto Sabato, 30 luglio, quando la moneta digitale ha cominciato il trend ribassista.

Arthur Hayes, CEO della società di leverage Bitcoin BitMEX, ha sottolineato che questo evento ha avuto un effetto chiaro e misurabile sui prezzi Bitcoin.

Ha detto :

“Un alto profilo moderato non è buono per il sentiment e limita la possibilità per i market maker di mantenere un mercato ordinato.”

L’ osservatore di mercato e imprenditore Jacob Eliosoff ha fornito stimoli simili, dicendo che l’evento ha scatenato una nuova ondata di incertezza.

“La grande domanda è ora quanto è stato rubato e se Bitfinex rifonderà i clienti per intero”, ha detto.

Gli operatori di mercato hanno scambiato più di 600.000 BTC tramite Bitfinex durante i 30 giorni scorsi e  fino al 2 agosto – i dati Bitcoinity rivelano. Ciò  rappresenta l’1,6% degli oltre 39 milioni BTC scambiati attraverso vari exchangers durante lo stesso periodo.

L’impatto del dimezzamento (halving)

Tuttavia, il calo del prezzo non sembra essere causato unicamente dal problema di Bitfinex.

I prezzi del Bitcoin hanno sperimentato un graduale, movimento verso il basso nel corso dei giorni scorsi, con gli osservatori del mercato che puntano al dimezzamento delle ricompense sulla rete bitcoin come causa. L’evento – che ha visto una riduzione del 50% del contributo minerario sulla rete – ha generato una significativa visibilità quando ha avuto luogo il 9 luglio.

Al momento, non vi era stato alcun cambiamento di rilievo nei prezzi Bitcoin, nonostante ci fossero aspettative che una tale mossa potesse essere altamente probabile.

“Sembra che i traders si siano illusi  pensando che il prezzo sarebbe rimasto in linea retta dopo il dimezzamento,” ha detto l’analista Tuur Demeester. “Il dimezzamento è reale e avrà effetti reali.”

Uno degli effetti è la presa di profitto. Petar Zivkovksi, direttore delle operazioni della piattaforma di trading bitcoin Whaleclub, ha parlato di questo sviluppo, notando la sua convinzione su questa tendenza è entrata “in pieno effetto” dopo il dimezzamento.

Tuttavia, ha suggerito che l’impatto potrebbe essere limitato a causa del sostegno del mercato esistente.

“Ci sono ancora un sacco di long” ostinati “aperti”, ha aggiunto.

Ricerca dei motivi

Il calo sotto 600 $ può anche indicare un cambiamento dal sentimento rialzista che finora ha caratterizzato il 2016.

Ad esempio, Joe Lee, fondatore piattaforma di leverage sui derivati di trading Magnr, ha dichiarato che lo sforamento del Bitcoin sotto $ 600 potrebbe indicare che i fondamentali a lungo termine della valuta sono deboli.

Egli ha sottolineato che gli osservatori di mercato stanno analizzando i prezzi del bitcoin “per capire quanto in crescita costante del Bitcoin sia provenuto da holders a lungo termine”.

Proseguendo, gli osservatori di mercato offrono anche previsioni su dove il prezzo del bitcoin andrà prossimamente. Ora che la moneta digitale ha violato $ 600, metterà alla prova anche i $ 550, il suo valore più basso prima del voto Brexit, ha detto Hayes.

Tim Enneking, chairmain del gestore degli investimenti in criptovaluta EAM, ha interpretato il recente calo dei prezzi come prova di un ripiego post-dimezzamento, affermando inoltre che Bitcoin troverà  supporto sopra a $ 500.

Zivkovksi ha detto a CoinDesk che il declino della moneta digitale sotto ai $ 600 “potrebbe segnalare l’inizio di un trend ribassista di medio termine, alimentato da una forte restrizione dei long ( investimenti a lungo termine) e una pausa nell’interesse generale sui Bitcoin da parte del pubblico.”

Mentre questi analisti indicavano una debolezza futura nei cali di valore della criptovaluta, Demeester ha sottolineato che non solo non “vedere alcun segno rilevante su una fine del trend rialzista”, ma che si aspettava che il prezzo sarebbe “andato molto più in alto per i prossimi 12 mesi “.

Liberamente tradotto da gavriloBTC.

I 5 fattori che secondo gli esperti favoriscono l’ascesa del Bitcoin a 700 dollari

Scritto da   per coindesk
| Pubblicato il 13/06/2016 , tradotto  da gavrilobtc

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Il prezzo del Bitcoin è salito di quasi il 20% durante lo scorso weekend tra l’11 e il 12 giugno e questo robusto apprezzamento ha attirato l’attenzione di molti esperti che non hanno aspettato tempo per dare giudizi su questo rally.

Gli osservatori di mercato hanno fornito una vasta gamma di spiegazioni per questa risalita, incluso l’attuale incertezza sulla ‘Brexit‘, la crescente visibilità della tecnologia blockchain e l’imminente  halving (dimezzamento) delle ricompense pagate ai partecipanti chiave del network bitcoin.

Mentre resta sempre la possibilità che la somma di questi fattori valga quanto uno solo di essi, cerchiamo di rivedere qui di seguito le più comuni teorie del perchè il prezzo del bitcoin sta raggiungendo nuovi  record :

Paura della ‘Brexit’

UK law

Più di un esperto enfatizza che la possibilità che il Regno Unito possa separarsi dal resto delle 28 nazioni facenti parte l’Unione Europea sia uno dei maggiori fattori di causa del rally del bitcoin.

Mentre un certo numero di sondaggi del passato hanno sempre dimostrato che il partito del ‘Bremain’ raccogliesse maggiore sostegno rispetto a quello a favore di una Brexit, un sondaggio di opinione condotto di recente,   ha invece rilevato che il 52% degli intervistati vorrebbe che il Regno Unito lasciasse l’Unione Europea, mentre il 33% preferirebbe che rimanesse.

“Il voto sulla  Brexit  ci sta portando verso il record più alto di tutti i tempi,” ha affermato Arthur Hayes, co-fondatore e CEO della piattaforma di trading con leva in bitcoin BitMEX.

Egli ha aggiunto che questa situazione ha già un precedente storico a dimostrazione di quanto questo incida sull’andamento del prezzo del bitcoin:

“Tutti ci ricordiamo come rispose il  Bitcoin responded quando sembrò che la Grecia avrebbe lasciato la UE. Se i britannici votano per andarsene si apriranno le cateratte dell’inferno. La crescente incertezza è molto positiva per il Bitcoin e le altre valute digitali.”

Anche Tim Enneking, chairman del fondo di investimento in criptovalute EAM, ha puntato sulla potenziale  Brexit come la causa del recente rally del bitcoin.

Egli ha notato come l’apprezzamento della valuta digitale sia favorito dalle turbolenze geopolitiche, come successo lo scorso hanno per la situazione greca, e due anni e mezzo fa per la Cina.

Il dimezzamento della ricompensa dei minatori

divide

Diversi esperti di mercato hanno citato l’imminente dimezzamento delle ricompense del network pagate ai minatori, individui od organizzazioni che processano le transazioni in rete, come uno dei motivi che spinge il prezzo verso l’alto.

Quando questo evento accadrà durante il mese di luglio, i minatori cominceranno a ricevere 12.5 BTC ogni volta che scopriranno un bloccoinvece degli attuali 25 BTC. Rik Willard, fondatore e direttore generale di Agentic Group LLC, ha constato che l’halving sta “eccitando un sacco di gente” e lo ha comparato all’effetto di uno  “stock split”.

Du Jun, co-fondatore di Huobi, ha osservato che tagliando la ricompensa del mining “rompe formalmente l’equilibrio nella relazione tra  domanda ed offerta “.

Egli ha costatato che il risultato è che l’evento “è stato considerato come una buona notizia da tutti gli investitori e bitcoin traders” e sta impattando il mercato persino prima che ciò si verifichi.

Crescita della Blockchain

code, business

Altrove  c’è ottimismo che il crescente interesse nella “blockchain”, o nella tecnologia di molti altri generici registri distribuiti , sta generando positività nella blockchain pubblica del bitcoin ed i suoi potenziali casi d’uso.

Willard ha commentato questa percezione , enfatizzando che egli crede nel suo sempre maggior uso per fini commerciali. In particolare, egli ha menzionato le società che stanno lavorando per l’utilizzo della tecnologia per controllare i diritti digitali.

Sul fatto che la blockchain sta rapidamente crescendo in risalto e i partecipanti al mercato la stanno sfruttando per fini commerciali, Willard la descrive come  “potentialmente juggernaut commerciale “.

Gli afflussi e la domanda

money, computer

Un altro fattore che potrebbe aver aiutato la spinta verso l’alto dei prezzi del bitcoin è stato l’influsso della moneta fiat, un osservazione enfatizzata da Chris Burniske proveniente da  Ark Invest’s  .

“[Qualcosa] che io trovo intrigante è la relativa stabilità contro la corsa del bitcoin,” ha dichiarato, aggiungendo:

“Ciò per me implica che abbiamo molte nuove valute fiat (correnti) che affluiscono nel bitcoin, e l’azione del prezzo del bitcoin  non è guidata da gente che esce da ether and bitcoin’s price action is not being driven by people swapping out of ether [l’asset digitale nativo di Ethereum, come avevamo precedentemente visto prima.”

L’affermazione che quel sentimento fosse positivo durante il weekend è stata supportata dai dati di mercato della piattaforma di trading  bitcoin  full service  Whaleclub, che ha mostrato che la lunga esposizione come misurato dalle posizioni, ha raggiunto il 75% e il 94% rispettivamente  l’11 e il 12 giugno .

L’offerta ha avuto un momento difficile per tenere il passo con questa forte domanda, ha detto a CoinDesk Petar Zivkovski, direttore delle operazioni per Whaleclub.

Molti degli sbalzi di prezzo  “non sono nemmeno stati causati dall’eccesso di acquisto, ma semplicemente dalla bassa liquidità del registro degli ordini”, ha affermato.

Soprattutto, Zivkovski ha dipinto un nuovo quadro di debolezza , quello dove la bassa liquidità del bitcoin è il principale conduttore al rialzo dei prezzi.

“Ci son stati così pochi ordini di vendita da eseguire per esaudire quelli di acquisto attorno al prezzo di mercato, così il prezzo è saltato nel momento in cui gli acquirenti sono andati in panico (e gli shorts sono stati schiacciati) ed hanno comprato tutto il possibile, alzando il prezzo ancora più in alto,” ha detto Zivkovski.

Egli ha aggiunto:

” In questo caso, il basso interesse alla vendita ha creato un vuoto di liquidità in cui gli acquirenti recolari (non molti) hanno potuto far alzare i prezzi nonostante i bassi volumi.”

Le preoccupazioni della Cina

China

Mentre gli osservatori di mercato hanno fornito una serie di spiegazioni per il rally del bitcoin nel weekend, alcuni esperti hanno sottolineato che la Cina sia il maggior responsabile in questo aumento verticale del prezzo.

Hayes ha predetto che la Federal Reserve non avrebbe alzato i tassi ulteriormente “nel breve periodo,” e questo, assieme all’invariabilità dei tassi  , “rallenterà il PBOC o convertirà in parte nella svalutazione del CNY.”

Pure Joe Lee, fondatore della piattaforma di trading di derivati Magnr, ha preso in considerazione il potenziale impatto della Cina sul bitcoin, puntando su diversi fattori che influiranno sulla crescita di domanda della valuta digitale nel prossimo futuro.

“La richiesta cinese di bitcoin rimane forte e crescerà nel tempo in relazione al proseguimento dell’incertezza in campo economico,” ha raccontato a CoinDesk.

“La volatilità  dei capitali continuerà in relazione al fatto che l’ IMF (International Monetary Fund) sta ora segnalando warnings sul crescente rischio di default sul debito delle corporate cinesi. L’economia della Cina sta cambiando rapidamente e la crescita del debito potrà solo essere alimentata in maniera stabile (inflazione dello Yuang).”

In contrasto, Lee ha citato il bitcoin come “copertura naturale” per gli investitori di fronte a tali preoccupazioni.

Bitcoins: Ultimi trend e previsioni future – NewsBTC

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di Sarah Jenn,  08/12/2016

Le proiezioni sul prezzo del Bitcoin per il 2016 riflettono una nuova, fresca comprensione di questa valuta digitale e richiamano l’attenzione sul fatto che il Bitcoin certamente svolgerà un ruolo importante nel sistema finanziario mondiale nei prossimi anni. 
bitcoins will soar. newsbtc

L’industria bitcoin è ancora ai suoi primi vagìti, ciò significa che c’è un sacco da aspettarsi nel futuro. Nel 2016, il futuro del settore bitcoin sarà luminoso, il che non è molto sorprendente, visto che il prezzo del bitcoin è rapidamente salito alle stelle nell’ultimo periodo. Nel 2015, il prezzo del bitcoin è salito da $ 230 della fine settembre a più di $ 480 dei primi di novembre. Sono numeri piuttosto impressionanti e ciò fa ritenere che potrebbero essere la tendenza durante tutto il 2016. E’ sicuramente una notizia molto gradita, dopo un inizio abbastanza duro come quello che stiamo vivendo. La crescita improvvisa del prezzo del bitcoin ha sicuramente attirato di nuovo l’attenzione su questa moneta digitale e su ciò che il futuro ha in serbo per essa.

Infatti le proiezioni sul prezzo del Bitcoin per il 2016 riflettono una nuova, fresca comprensione di questa valuta digitale e richiamano l’attenzione sul fatto che il Bitcoin certamente svolgerà un ruolo importante nel sistema finanziario mondiale nei prossimi anni.

Un Rischio del 50%

La predizione sul prezzo del Bitcoin da una crescita da  $400 a  $600 nel periodo dei 12 mesi dell’anno 2016. La ragione di questo aumento nel prezzo si basa sulle proiezioni riguardanti l’adozione del  Bitcoin fino all’anno 2025. Si stima che nelle principali quattro categorie che impattano l’industria bancaria  – i pagamenti online, l’invio di denaro all’estero, le micro transazioni e il cosiddetto  “banking” for the unbanked, i servizi bancari per quelle zone dove non c’è presenza di sportelli – il bitcoin godrà di una fetta di mercato tra il 10  il 20 per cento.

Attualmente l’uso del bitcoin è limitato, il che significa che avrebbe bisogno di un valore attorno solamente ai  $24 al giorno . In altre parole , dato che il valore attuale è attorno ai  $380, il bitcoin è di $356 più alto di quanto oggi non necessiti essere, il che è sicuramente un bel guardare.

Quanto può variare il valore del Bitcoin

Alcuni esperti predicono che il valore del bitcoin scalerà di oltre $53 nel 2016. Nel 2017, si stima che raggiungerà i $123 e nel 2018, salirà di circa $269. E se queste proiezioni non vi impressionano, allora tenete a freno i cavalli perchè sarete completamente storditi dalle predizioni future.

Per il 2019, il suggerimento è che il valore del Bitcoin salirà di oltre $600. Nel 2020, il prezzo potrebbe raggiungere i $1,400 e poi nel 2021, il valore salirà ancora fino vicino ai $3,000. Tale crescita ci si aspetta raggiunga i sui massimi mai toccati nel 2025,quando si stima che il valore del Bitcoin possa raggiungere approssimativamente i $17,500.

I modi più comuni di scambiare Bitcoins

Se queste predizioni ti intrigano, ti starai certamente chiedendo come puoi entrare nel business dello scambio Bitcoins. Per aver successo devi innanzitutto avere una ben chiara e ben definita strategia di trading. Questo coinvolge la scelta di una piattaforma di scambio in cui tu possa operare in maniera adeguata. una volta scelta la piattaforma di scambio , potrai piazzare gli ordini e settare i prezzit bid and ask .

* In tutti  casi ti consiglio di contattarmi direttamente per una consulenza usando le reperibilità e i numeri di telefono che trovi su questo blog. Il bitcoin resta sempre e comunque un investimento ad alto rischio, perciò il mio consiglio è di non metterci mai di più di quanto saresti disposto a perdere. *(nota del blogger Gavrilo)

Date le proiezioni e non solo per il 2016, ma per tutti i prossimi 10 anni, ci sono veramente tutte le potenzialità per fare veramente una valanga di soldi.