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BITCOIN WALLET – Il portafoglio bitcoin – Guida pratica

Il wallet Bitcoin è il conto o il portafogli su cui si detengono, inviano e ricevono i bitcoin, visualizzato con una stringa alfanumerica molto lunga (34 caratteri) detta CHIAVE PUBBLICA, iniziante per 1 o per 3  nel caso di indirizzi wallet legacy o per “bc” nel caso di indirizzi wallet segwit. Esso  ha la funzione di RICEVERE i bitcoin che arriveranno a quel wallet e si usa proprio come un IBAN bancario. Il wallet contiene anche la CHIAVE PRIVATA, che non è normalmente visibile e che permette di  INVIARE i bitcoin. La  chiave privata è desumibile dal backup del wallet attraverso una PASSPHRASE, ovvero una serie di dodici (o più) parole che servono a recuperare il wallet ed i fondi in bitcoin in esso contenuto in caso di smarrimento o distruzione/furto del wallet. E’ quindi buona pratica fare SEMPRE il back up del wallet per evitare di perdere irrevocabilmente i fondi bitcoin in esso contenuti. Da una chiave pubblica ( indirizzo bitcoin) infatti, non si può mai risalire alla chiave privata, mentre la chiave privata può generare “n” (infinite) chiavi pubbliche. Le transazioni bitcoin sono identificate con stringhe alfanumeriche ancora più lunghe di quelle dei wallet ( Transaction ID) . Queste stringhe alfanumeriche (transaction ID) e gli  indirizzi wallet (address wallet) possono svelare il saldo e tutti i movimenti del wallet se posti in consultazione sulla Blockchain, un registro pubblico inalienabile e immutabile, condiviso in rete tra tutti gli utenti bitcoin perchè contenuto nel wallet. Blockchain e indirizzi bitcoin non rivelano MAI e non sono MAI associabili al proprietario del wallet e dei bitcoin contenuti, nè il luogo fisico dove sono conservati i bitcoin. Questo è il motivo perchè i Bitcoin ed i wallet sono considerati anonimi, anche se in realtà è più corretto affermare che siano pseudonimi come, ad esempio, un indirizzo email  al cui proprietario si può risalire solo attraverso l’analisi dell’IP collegato in rete.  Esattamente il contrario perciò di quanto si possa desumere da un IBAN bancario che rivela il nominativo del proprietario del conto e l’indirizzo fisico della filiale dove quel conto è stato acceso, ma non il saldo e i movimenti del conto rappresentato in IBAN.

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CASE, il primo vero portafogli Bitcoin che si tocca. Il sogno si realizza

Caselogo

Sarà forse nella natura umana quel bisogno Case2di esprimere  il possesso fisico di un qualsiasi bene,  anche se questo è etereo e impalpabile quanto solo una criptomoneta può esserlo. Da parte mia ho sempre pensato e desiderato che se il Bitcoin per sua natura, è un bene digitale intangibile , almeno avrei potuto possedere e tenere in tasca il portafogli che li contiene. Ebbene il sogno si è finalmente avverato : sono arrivati alla fine di  novembre i 2 (due)   Bitcoin Hardware Wallet Case, ordinati e pagati in preordine già nel maggio scorso e agognati per sei mesi. Prodotto dalla Cryptolabs , startup di Rochester (New York) che ha ricevuto un totale di 3,75M di USD in finanziamenti da venture capitals come (2,5M usd) ed altre fonti simili, Case è veramente innovativo: unisce la sicurezza multisignature di altri wallet hardware come il Trezor a protezioni biometriche come la rilevazione e riconoscimento delle Case1impronte digitali, fino alla minuscola videocamera bianconero atta alla scansione dei qr-codes con il relativo software per ricevere, inviare, comprare e vendere bitcoin. Tutto contenuto in un minuscolo e piatto dispositivo del tutto simile ad una piccola e semplice calcolatrice. Ma a mio parere, la cosa che lo rende superiore a qualsiasi altro prodotto che pretenderebbe di essere considerato come harware bitcoin wallet, ma invece non possiede un collegamento autonomo e gratuito alla Rete mediante  un modulo gsm integrato come invece  il Case . Nessun bisogno quindi di ridicoli e poco sicuri collegamenti a smartphones via wi-fi o cavi usb-mini o microusb per sfruttare la rete fornita da altri dispositivi e validare le transazioni, qui l’invio e la ricezione dei bitcoin vengono effettuati con qr-code e telecamera b/n posteriore. In CASE Wallet, il cavo non serve, non si collega direttamente neppure per la ricarica, visto che con la nuova tecnologia induttiva basta appoggiarlo alla sua base  e con una ricarica di 3 ore resta poi operativo per settimane. Case3 Da quando è uscito ha già ricevuto un paio di updates al software interno, ma bisogna essere sinceri, un difettuccio lo abbiamo trovato, visto che pur facendo veramente tutto in modo indipendente, manca però della possibilità di visionare il saldo bitcoin dal proprio dispositivo. Per questo bisogna collegarsi on line al bitcoin wallet di Case sul sito proprietario https://choosecase.com, anche se i tecnici di sviluppo, interrogati dal sottoscritto, hanno ammesso  di averlo dovuto momentaneamente togliere per non compromettere la sicurezza del intera piattaforma software, ma che molto presto saranno in grado di ripristinarlo con un semplice aggiornamento del Case.  Abbiamo senz’altro fiducia che il tempo di attesa sarà breve e comunque questo non intacca quanto di buono possa rappresentare un prodotto innovativo come questo. soldoutConcludo dicendo che risulto essere il primo e unico a possedere i 2 Case in Italia e sono disposto a cederne 1 (uno), nuovo, mai usato, ancora in cellophan a 1,00 BTC.

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