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BITCOIN: Giappone e Svizzera corrono, la UE è immobile, l’Italia inciampa

Mentre il Giappone  si è da poco dotato di una regolamentazione per quanto riguarda gli scambi di criptovalute considerando di fatto il Bitcoin e le sue sorelle minori alla stregua di strumenti di pagamento,  dall’altra parte del mondo anche  la Svizzera si è mossa da tempo considerando il bitcoin come valuta straniera e accettandolo comunemente per il pagamento di servizi pubblici locali , trasporti  ed altro. L’Unione Europea invece su questo come su altri temi importantissimi per la vita dei propri cittadini, soffre di un immobilismo preoccupante. A dimostrazione di un tanto, il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, ha infatti dichiarato ieri che il bitcoin non rientra nelle competenze normative della BCE. La dichiarazione è stata presentata in risposta a una domanda della commissione per i problemi economici Bitcoin is Outside the Regulatory Jurisdiction of the European Central Banke monetari del Parlamento europeo.  “Non è in nostro potere  proibire o regolamentare (il Bitcoin)” – Ha dichiarato  Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea . La commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo era intervenuta  in merito alla questione interpellando  la BCE se  intendesse sviluppare un’architettura  di regolamentazione relativa al bitcoin e quali fossero i rischi che i crittografi possano causare all’economia europea attraverso le criptovalute. Secondo una traduzione di Google di una storia pubblicata da Eunews.it, Draghi ha dichiarato che dopo aver considerato “la grandezza, l’accettazione dell’utente e l’impatto sull’economia reale (del Bitcoin) … sarebbe comunque molto prematuro considerarlo come strumento di pagamento per il futuro” (aspettiamo allora che sia così maturo da cadergli in testa!! ndr.) Il presidente della BCEBitcoin is Outside the Regulatory Jurisdiction of the European Central Bank ha dichiarato che la Banca Centrale Europea”non ha ancora discusso” sul tema, aggiungendo che “non sarebbe nel nostro potere  vietare o regolamentare (il Bitcoin)”. Draghi ha anche espresso l’intenzione della BCE di valutare i rischi informatici associati a bitcoin e cryptocurrencies. Le dichiarazioni di Draghi  in merito alla tecnologia Blockchain  sono state ribadite anche durante un evento al Trinity College di Dublino durante un evento di dialogo giovanile , dove ha risposto a una  domanda  se “le nuove tecnologie, in particolare la blockchain, avranno un ruolo nella  futura politica monetaria . Draghi ha risposto:” noi alla BCE stiamo esaminando questo aspetto e  lo stiamo esaminando da un po ‘di tempo. La conclusione è che, a questo punto, la tecnologia non è ancora abbastanza matura per essere considerata sia nella politica delle banche centrali, sia nel sistema dei pagamenti. Dobbiamo guardare prima e ancora a come progredirà questa tecnologia in futuro. ” In entrambi gli eventi, il presidente della BCE ha sottolineato inoltre la volontà della Banca centrale europea di valutare  invece i rischi informatici associati alle nuove tecnologie. Al Trinity College di Dublino, Draghi ha descritto “il rischio cyber” come dominante  nel regno della digitalizzazione”. Ha aggiunto che “qualsiasi innovazione, come la Blockchain, verrà sottoposta a screening dal punto di vista dell’ esposizione al rischio informatico  che si considera in crescita ogni qualvolta si presenta una nuova tecnologia “. Il presidente della BCE ha anche recentemente rifiutato i piani dell’Estonia per lanciare una valuta digitale crittografica (criptovaluta) a livello statale, affermando che secondo la legge dell’Unione europea” nessun Stato membro può introdurre propria valuta. La valuta dell’area euro è l’euro “. Precedentemente  sempre questa settimana, il vicepresidente della BCE, Vitor Constancio, ha paragonato il bitcoin alla” bolla dei tulipani”che ha attraversato i Paesi Bassi nel XVII secolo. Constancio ha anche respinto il suggerimento di vedere  il bitcoin  come una minaccia per il settore finanziario europeo, dichiarando che il bitcoin ” non è certamente una moneta e non lo vediamo come una minaccia alla politica della banca centrale”.

Stante anche queste ultime dichiarazioni di Mario Draghi, appare evidente  l’eccessivo balzo in avanti fatto dall’Italia con la Gazzetta Ufficiale del 29 giugno scorso, citata in questo articolo, in cui si introduce la figura di cambiavalute virtuale, rendendo soggetto attivo per la normativa antiriciclaggio chiunque scambi criptovalute. Tutto ciò presuppone appunto che le criptovalute siano riconosciute legalmente come valute, cosa che così non è e non potrà essere finchè non vi sia una direttiva europea in tale senso e ad oggi, non sembra per niente  imminente. Al contrario, qualora vi fosse un qualsiasi contenzioso a causa di tale disposizione in Gazzetta Ufficiale , tra un cittadino “collezionista  di criptovalute” e un qualsiasi organismo statale preposto alla sorveglianza sulla normativa antiriciclaggio , potrebbe scattare invece una procedura di infrazione  verso lo Stato Italiano per aver legiferato su una materia di competenza europea e non più nella sua sovranità, esattamente come il caso estone di cui sopra .

Quando si dice l’eccesso di zelo burocratico….

Se l’UE collassa, può il Bitcoin diventare la moneta comune per l’Europa??

Autore Joël Valenzuela per The CoinTelegraph il 30/06/2016

If EU Collapses, May Bitcoin Become Europe’s Common Currency?

All’inizio di questo mese, la maggioranza dei cittadini del Regno Unito ha votato per uscire dall’Unione europea. Questa uscita, nota come “Brexit,” ha causato un crollo temporaneo del mercato globale, e ha spinto il miliardario americano George Soros ad avvertire che un crollo dell’Unione europea potrebbe essere a questo punto “praticamente irreversibile” .

Durante i sondaggi  che hanno portato al voto Brexit , oro e Bitcoin sono cresciuti man mano che il consenso per lasciare l’UE cresceva tra i votanti.   Luca Dordolo, imprenditore bitcoin ed operatore BTM italiano, vede che il Bitcoin è sempre più considerato  come l’oro, una protezione contro la debolezza dei mercati.

“Quello che sta succedendo alle quotazioni dell’oro in questi giorni di Brexit, con i mercati azionari che crollano e l’oro che prende valore, lo stesso accade per il Bitcoin. Quindi, nell’immaginario collettivo degli investitori, il Bitcoin è considerato come l’oro, un bene di rifugio quando i mercati calano troppo o collassano. E ciò a cui assistiamo è solo un inizio rispetto a quello che potrebbe accadere ”

Può il Bitcoin rimpiazzare l’euro in tempi brevi?

Julio Alejandro, fondatore e CEO dell’ Humanitarian Blockchain, non pensa ciò sia possibile in tempi brevi, cioè per il Bitcoin di rimpiazzare l’euro.

“E’ un’utopia irrazionale “suggerire che Bitcoin, o una qualsiasi delle 646 altcoins, tokens, o metodi alternativi di pagamento nel mercato delle criptovalute, potrebbe essere massicciamente adottata dall’utente europeo di tutti i giorni -anche se – il progetto europeo dell’Unione o la valuta comune (euro) crollasse nei prossimi mesi o anni “.

Robert Genito, CEO di Wall of Coins, pensa che il Bitcoin avrebbe il potenziale di rimpiazzare l’euro in caso che l’UE collassasse, ma gli manca la necessaria infrastruttura e adozione massiccia per poterlo fare ora e similarmente per ancora qualche anno.

“ La realtà è che il Bitcoin è già una valuta per ogni Paese ed ogni nazione: Come sostituto generale per rimpiazzare l’euro l’ecosistema Bitcoin ha ancora almeno 3-4 anni di maturazione per avere abbastanza opzioni e semplicità da diventarlo per la gente comune.Questa è una buona notizia, poter ancora essere un “early adopter” e fare un grande cambiamento per l’umanità, a livello globale “.

Brexit e Bitcoin emergono come atto d’accusa alla governance europea 

Per quanto riguarda la richiesta di uscita del Regno Unito dall’Unione europea, Dordolo la vede come un atto d’accusa alla governance dell’UE, e spera “in una profonda autocritica del sistema europeo, con il Bitcoin che potrebbe essere a capo del cambiamento”.

“Brexit non è un vero e proprio segnale di orgogliosa nazionalità contro l’Europa unita come alcuni dicono. E’ stupido e superficiale pensare così. Si tratta invece di un estremo avvertimento per cambiare questa Europa o crollerà definitivamente. Fermare l’eurocrazia non è tornare all’ Europa degli Stati nazionali, ma la premessa per l’Europa dei popoli e delle regioni, dove le persone possono condividere decisioni che non potranno più essere prese sopra le loro teste. “

Secondo Dordolo, il Bitcoin fornisce un valido strumento per limitare le politiche potenzialmente distruttive dei burocrati europei.

“E il Bitcoin nell’Europa d’oggi, della finanza e delle banche, delle lobby e delle decisioni sbagliate contro i popoli, potrebbe svolgere un ruolo primario. Che tipo di armi hanno le persone per difendersi dagli Euro burocrati? Voto e Bitcoin. L’alternativa a questi due strumenti democratici è, in un prossimo futuro veder scorrere il sangue  nelle strade del vecchio continente.”

Una doppia-valuta in Europa con il Bitcoin che controlla l’euro

Fino a quando l’Unione europea, e l’euro, rimarrà in piedi, Dordolo prevede un modello di doppia-valuta, con il  Bitcoin e l’ euro utilizzati a seconda della convenienza, come leva di controllo sulle manovre degli eurocrati sulla divisa europea .

“In un sistema monetario duale , utilizzerò per paghare la valuta più conveniente per me. Così, se in quel momento il valore del Bitcoin è più alto di quando io l’ho cambiato, certamente lo userò per pagare. Altrimenti , in caso fosse più basso, utilizzerei gli euro. Ma il fatto importante è che in questo modo gli Euro-burocrati non potranno più decidere se inflazionare o deflazionare ad libitum (a loro convenienza) l’euro. Dovranno perciò mantenere la linea retta o il Bitcoin prenderà il sopravvento spostando il valore che propriamente sia attribuirebbe a una banconota a suo favore. Così il Bitcoin non diventa solo una valuta globale che sorpassa tutti i confini, ma un concorrente diretto all’interno dell Europa mantenendo un’altra promessa: quella di essere moneta di Libertà.”

Bitcoin’s long-term viability in Europe

Sui lunghi termini, le prospettive rimangono differenti per la valuta europea. Genito pensa che, nel tempo, Bitcoin sarà competitivo con le valute fiat, euro incluso.

“ Le valute imposte o Fiat sta perdendo tempo mentre Bitcoin continua a stringere la sua presa. E’ solo una questione di tempo fino a quando le valute fiat iniziano a boccheggiare nella disperazione e a provare a cambiare per adattarsi alla domanda pubblica, mentre l’ecosistema Bitcoin avrà già dimostrato di servire la domanda pubblica, spietato e inflessibile verso  l’ over-gonfiato ego delle valute fiat. Genitrust sarà pronta quando arriverà quel momento. “