Archivi tag: BTM

2 ragioni e tre modi per saltare gli exchanger bitcoins – Cointelegraph

2 Reasons and 3 Ways to Ditch Bitcoin Online Exchanges
Tratto e liberamente ampliato** dall’articolo di Joël Valenzuela – Cointelegraph.com – 01/03/2016

Gli exchanger o piattaforme di scambio criptovalute, hanno sicuramente avuto un ruolo importante nei primi giorni del Bitcoin, e continuano a tutt’oggi ad essere ampiamente utilizzati per il loro acquisto e la loro vendita . Tuttavia, essi non sono privi di inconvenienti, e alcuni utenti cercano metodi alternativi per ottenere  Bitcoin. Gli utenti cercano di evitare scambi per due motivi principali:

Privacy

Le piattaforme exchanger centralizzate chiedono agli utenti di rivelare la loro identità e presentare ulteriori dati personali. Secondo Josh Harvey, co-fondatore di Lamassu, ciò è sufficiente per dissuadere più di qualcuno dal servirsene.

“Gli exchanger on-line sono regolamentati e richiedono un processo di registrazione lungo che coinvolge un sacco di scartoffie e la presentazione di documenti privati ​​sensibili. Chiunque utilizzi tali servizi sa bene che queste informazioni sono al sicuro, ma accessibili al Governo.”

Transazioni istantanee

Le transazioni attraverso le piattaforme di exchanger online non sono per niente  istantanee. Oltre al processo di registrazione iniziale , le operazioni prendono  tempi aggiuntivi per elaborare i dati e dare l’approvazione. Per fare un esempio secondo Eric Grill di CoinOutlet, potrebbero volerci 5-7 giorni lavorativi per essere operativi con  Bitstamp, escluse le procedure iniziali di antiriciclaggio (AML / KYC).

Il dealer e operatore BTM Luca Dordolo sostiene che i tempi siano ancora più lunghi .

“ Considerando i tempi di registrazione e quelli di verifica e approvazione della conformità alle normative internazionali antiriciclaggio AML/KYC da effettuarsi, significa perdere almeno e nel migliore dei casi, una settimana/10 giorni lavorativi per essere pronti ad operare con un exchanger.”

Tre sono i metodi alternativi individuati per ottenere Bitcoin senza gli svantaggi delle piattaforme exchanger:

**Per quegli utenti che utilizzano i bitcoin in maniera estemporanea  per fare piccoli acquisti, scommesse, gioco  online od anche che acquistino importi più consistenti a scopo investimento e speculazione, diventa alla fine più veloce, immediato, sicuro e rispettoso della privacy, servirsi dei BTM, ove ve ne fossero nelle immediate vicinanze, o di un dealer fidato per scambi rapidi di persona od online.

BTM (Bitcoin Bancomat)

Secondo Dordolo, l’utilizzo di BTM come il suo Lamassu abilita “la possibilità di acquistare Bitcoins anonimamente e nella maniera più sicura e veloce.”     Grill considera la natura istantanea delle transazioni assere il più grande vantaggio dei BTM .

“Non devi fare bonifici oltreoceano o internazionali (che costano!) o collegare un tuo conto bancario a un exchanger, semplicemente ci metti le  banconote e ricevi i tuoi bitcoin istantaneamente.”

A parere di Grill, la maggior barriera all’uso dei BTM, quella di trovarne uno vicino, sta rapidamente scomparendo.

“Sta diventando sempre più facile. Coinatmradar.com, Airbitz e altri siti o directory li rendono  più facili da trovare, e siccome se ne stanno istallando sempre di più, sarà sempre più facile accedervi per la gente come già fanno con i bancomat tradizionali  (che la gente preferisce usare piuttosto dello sportello cassa in banca).”

Meetup locali

 Frequentare un meetup locale di appassionati di criptovaluta può essere agevole per trovare un acquirente o il venditore per un acquisto di Bitcoin di persona . Secondo Harvey, questo elimina le due principali preoccupazioni di utilizzare le piattaforme on line centralizzate.

“ Penso sia una questione di privacy e convenienza … I processi di accesso agli exchanger portano via tempo e i nuovi utenti  potrebbero dover aspettare giorni o settimane prima di poter comprare bitcoin. Con un meetup devi solo farti vedere con i soldi e cambiare al volo in bitcoin.”

Peer-to-peer exchangers

Un’ alternativa agli exchanger online centralizzati sono quelli peer-to-peer, che lavorano facilitando la connessione tra compratori e venditori  online in maniera semplificata che ricorda quella dei meetup locali . Robert Genito, CEO di Genitrust, dice che questo è un miglioramento rispetto agli scambi tradizionali, che sono sempre troppo complicati per l’utente medio e casuale .

“ La maggioranza dei clienti con cui ho parlato non riescono neanche a capire come utilizzare gli exchanger tradizionali. La maggior parte di loro non fanno trading giornaliero come hobby, e questi siti sono completamente diversi da ciò che si aspettano per comprare Bitcoin. La gente si aspetta semplicemente di dire quanta valuta a corso forzoso ( euro dollari sterline) sta cercando di spendere e poi vedere quali siano le opzioni -. Un po’ come lavorano Travelcity e Expedia”

Genito aggiunge che gli exchanger decentralizzati possono velocizzare il processo di acquisto di bitcoin on line .

“Il primo vantaggio nell’utilizzo di servizi come  Wall of Coins è la velocità e il costo. Ottieni i Bitcoin che hai ordinato immediatamente dopo che il pagamento è verificato e lo stesso per avere i soldi per i tuoi bitcoin. Con tutte le piattaforme exchanger devi aspettare minimo ore per avere i bitcoin. Con qualcuno di loro addirittura giorni. Per quanto velocemente la quotazione del Bitcoin si muove, nessuno ha tempo di aspettare così a lungo.”

** Gli ampliamenti e le considerazioni personali sono scritti in corsivo

I Bitcoin ATM divulgano la criptovaluta tra la gente comune

Intervista rilasciata a Joël Valenzuela per The Cointelegraph il 2015-12-23 03:13 PM

BTMs Bring Bitcoin to General Public

I BTM, o Bitcoin ATM, permettono un’ alternativa alle transazioni di cambio online o di persona nella compravendita di Bitcoin replicando l’uso dei bancomat nel tradizionale sistema bancario . Ciò li rende perfetti per attirare nuovi utilizzatori di Bitcoin.

Portare i Bitcoin in nuove aree

Luca Dordolo, l’operatore del primo BTM in Italia, li vede come un’opportunità per espandere l’uso dei bitcoin in aree altrimenti dimenticate .

“Il BTM  è uno strumento perfetto di diffusione delle bitcoin in nuove aree, in particolar modo dove il Bitcoin è pressochè sconosciuto. Lì il BTM può essere il testimonial perfetto per questa nuova valuta globale.”

Secondo Dordolo, la gente desidera un contatto fisico con i propri beni di valore, una connessione che si perde con l’uso del Bitcoin. I BTM permettono di sopperire a questa mancanza di contatto fisico e familiare delle transazioni Bitcoin e di conseguenza fa sentire molti nuovi clienti più sicuri.

“Il fatto è che la gente che usa i BTM non è interessata all’acquisto di bitcoins online. Penso non abbiano molta fiducia dei metodi online così preferiscono la vecchia maniera dei bancomat bitcoin.”

I BTM hanno clienti di diversa estrazione sociale

Dordolo ha osservato che c’è gente di tutti i tipi, età e provenienze che diventa cliente dei bancomat bitcoin, persino ultra settantenni o operai ancora in tuta da lavoro.

“Pensavo che i bitcoin fossero per i nerd o al massimo per operatori finanziari e di borsa, non per operai e contadini, ma i BTM sono popolari. E il bitcoin adatto ad ogni livello sociale.”

Istallare BTM ha portato il Bitcoin a una strana nuova demografia. Il costruttore di BTM Lamassu,  grazie a Luca Dordolo, ha persino tradotto l’interfaccia utente in friulano, una lingua minoritaria parlata approssimativamente da 800.000 persone nel NordEst italiano.

Luca Dordolo

I vantaggi nelle operazioni di cambio valuta

Dordolo nota che il processo di cambio da un BTM è molto meno complicato dell’utilizzo di quello online.

“… entri nell’ufficio dove è collocato [il BTM],  scegli la lingua, scansioni il QRcode del tuo wallet , metti le banconote nella macchina e in meno di 30 secondi sei di nuovo in strada in completa anonimità senza esporre dati di identità o per qual motivo tu abbia deciso di effettuare il cambio in Bitcoin.”

La miglior convenienza

Zach Harvey, cofondatore e CEO di Lamassu, punta  ai due principali vantaggi nell’utilizzo dei  BTM: efficienza e sicurezza.

“Quando usi un  BTM, l’operatore (il proprietario della macchina e fornitore del servizio di cambio), tiene il denaro per soli 4 secondi . Quello è il tempo che ci vuole per l’accettatore di banconote per validare i soldi ed inviare i bitcoin. Provate a compararlo con i giorni interi che ci vogliono per validare i bonifici e render disponibili i soldi per il cambio…gli operatori BTM non trattengono mai i soldi degli utenti e non c’è un server centrale da piratare o da buttar giù.”

Storia

Nell’ Ottobre del 2013, il  Bitcoin exchange canadese Bitcoiniacs associato alla startup di  Las Vegas Robocoin fece debuttare il primo Bitcoin ATM in Vancouver. Oggi, secondo Coin ATM Radar, ci sono oltre 500 BTM funzionanti al mondo. La maggior parte di questi sono concentrati in  Nord America e  in Europa Occidentale. Dordolo: “Perchè USA and Europe sono le zone più informatizzate al mondo.”

Dislocazione tipica

Dordolo dice che i BTM finiscono solitamente collocati in aree ad alto traffico pedonale come centri commerciali, stazioni di treni ed aereoporti.

“Se si parla di posti abituali dove trovarli, aggiungerei bar, pubs, caffetterie, negozi di elettronica e agenzie di viaggio.”

Secondo Neal Conner, Capo del Customer Service di Lamassu, esistono alcune eccezioni a questa regola generale.

Dislocazioni atipiche

“Uno dei posti dove non ti aspetteresti di trovare un  BTM  è una boutique di abiti femminili alla moda. Sebbene non fosse lo stereotipo della location adatta x BTM all’epoca, si è invece dimostrato molto apprezzato e popolare portando nuova clientela a scoprire il negozio per i loro acquisti.

Sfide

A parte lo sviluppo di conoscenza tecnologica di una data area, un altro significante ostacolo all’espansione dei BTM sono le diversità di regolamentazione tra i vari governi locali, benchè Dordolo ritenga che queste limitazioni affliggano il Bitcoin in generale.

“La  Cina ….ha limitato l’uso dei bitcoin già dal dicembre del 2013 e anche in India ci sono alcuni problemi tra il governo e le Bitcoin, anche se  non c’è nulla di ufficiale.”

Il futuro

Dordolo pensa che i BTM siano qui per restare e non li vede passare in secondo piano o dietro le quinte con l’aumento della scolarizzazione dei consumatori sulle criptovalute o sulla sicurezza delle transazioni online.

“Ci saranno sempre e comunque persone che vorranno comprare i loro bitcoin da un sicuro BTM che da una sconosciuta piattaforma exchanger online o da un dealer di bitcoin.”

Se il Friuli torna alla Lira, l’hacker si fa pagare in Bitcoin con il CryptoLocker- Messaggero Veneto 27/03/2015

CryptoLocker, l’hacker si fa pagare in Bitcoin

Sarebbe una notizia che rientra nella norma e passa pressochè inosservata, quella della titolare di un noto ristorante della zona di Udine che per sua sbadataggine, si fa infettare il computer dall’ormai conosciutissimo virus CryptoLocker, (ne parlarono anche a Striscia la Notizia alcuni mesi fa).

Il virus CryptoLocker è la derivazione di un  worm noto ormai da diversi anni ( 2008) il Gpcode.AK, che agisce criptando i dati della vittima e richiedendo poi un pagamento per la decriptazione. CryptoLocker generalmente si diffonde come allegato di posta elettronica apparentemente lecito e inoffensivo che sembra provenire da istituzioni legittime, si installa nella cartella Documents and Settings (o “Users”, nei sistemi operativi Windows più recenti) con un nome casuale e aggiunge una chiave al registro che lo mette in avvio automatico. Successivamente tenta di connettersi a uno dei server di comando e controllo, una volta connesso il server genera una chiave RSA a 2048 bit, manda la chiave pubblica al computer infetto.  Il malware quindi inizia a cifrare i file del disco rigido con la chiave pubblica, e salva ogni file cifrato in una chiave di registro. Il processo cifra solo dati con alcune estensioni, tra queste: Microsoft Office, Open document e altri documenti, immagini e file di Autocad. Il software quindi informa l’utente di aver cifrato i file e richiede un pagamento anonimo per decifrare i file. Il pagamento deve essere eseguito in 72 o 100 ore, o altrimenti la chiave privata viene cancellata definitivamente e “mai nessuno potrà ripristinare i file”. Il pagamento del riscatto consente all’utente di scaricare un software di decifratura con la chiave privata dell’utente già precaricata. (fonti Wikipedia).

Nulla di eccezionale quindi, se non fosse che l’hacker ha trovato nel Bitcoin, la miglior valuta per farsi pagare anonimamente il riscatto.

E’ questo il motivo per cui i titolari del noto ristorante udinese hanno fatto visita, come riporta l’articolo del giornale locale, al “centro Bitcoin” di viale Palmanova a Udine, sede del primo “bancomat” Bitcoin istallato in Italia (il terzo istallato in Europa a quei tempi…).Se i titolari abbiano o meno usufruito dei servizi di cambio-valute di quel “centro Bitcoin” in cui si sono recati ed abbiano poi pagato il riscatto contrariamente a quanto affermato nell’intervista, non sta certo a noi svelarlo, ma non si può non rilevare che il Friuli è tornato all’utilizzo della vecchia Lira abbandonando l’Euro. Il Messaggero Veneto infatti, nel suo articolo che riproponiamo in foto qui sotto, afferma che il riscatto per decrittare i dati del pc infetto ammonti a 0,8 BTC pari a 240 mila lire!!!

Sarà forse questo il motivo per cui l’hacker a preferito farsi pagare in Bitcoins??    lol 🙂

Al di là degli scherzi e delle “sviste valutarie”, notiamo anche come in pochissime righe, l’autore dell’articolo, il giornalista Renato D’Argenio, abbia saputo dare le informazioni minime e necessarie sul Bitcoin al largo pubblico dei lettori locali ancora ignari della rivoluzione delle criptovalute e di ciò gliene va senz’altro reso merito.

cryptolocker MVbitcoin