Archivi tag: Robocoin

A Benevento l’assicurazione si paga in bitcoin – 01/08/2015 – SNAchannel.it

Un'agenzia di assicurazioni di Benevento apre la strada ai Bitcoin per i pagamenti dei premi delle polizze da parte dei clienti Tra i tanti servizi ed attività che pure in Italia accettano il pagamento in bitcoin, da poco si è aggiunta anche un’assicurazione. Ce lo riferisce in questi giorni l’organo nazionale, il Sindacato degli Agenti di Assicurazione che ne da notizia sul proprio sito attraverso un breve comunicato di Valentina Caretti. Certamente una buona notizia, peccato sul sito non venga pubblicato il nome della società di assicurazione o i contatti dell’agenzia che ha istituito questo ennesimo servizio utile come invece troviamo sul sito beneventoforum.it. Si tratta infatti dell’Agenzia generale Mulè Assicurazioni che ha abilitato l’innovativo servizio di pagamento per i suoi clienti già da venerdì 24/07/2015 L’ agenzia assicurativa Mulè Assicurazioni permette infatti ai suoi clienti di pagare i premi delle polizze assicurative in Bitcoin. Utilizzando il wallet Robocoin  (https://robocoin.com/), è infatti possibile pagare la propria polizza-ramo danni, quindi R.C. auto, casa, infortuni, attraverso questo innovativo metodo di pagamento. I vantaggi per i clienti nell’utilizzo del Bitcoin sono notevoli. La tecnologia si basa su un processo di pagamento pseudonimo e crittografico, attraverso il quale è possibile effettuare pagamenti senza dover passare per il circuito bancario, con tutte i vantaggi che ne conseguono. In Italia il Bitcoin si è diffuso ancora troppo poco ed è stato abilitato in 360 esercizi commerciali, localizzati attraverso coinmap.org oppure da smartphone con l’app “QuiBitcoin” realizzata da Umberto Tarantino. L’ Agente generale, Giovanni Alessandro Mulè, ha promesso “un importante sconto per il primo cliente in Bitcoin” e consiglia “di seguire la pagina facebook dell’agenzia per tutte le prossime novità“. Il processo di pagamento si basa sulla tecnologia QR-CODE, inquadrando un codice tramite la fotocamera dello smartphone, il trasferimento sarà semplice, veloce e sicuro. Si tratta della prima agenzia generale nel Sud-Italia ad adottare questo sistema. Siamo sicuri che altre la seguiranno.

Gavrilo

 

Lamassu: I proprietari di Bitcoin ATM guadagnano fino a $36.000 l’anno. – CoinDesk – Pete Rizzo 21/11/2014

468_60
Traduco e ripubblico un articolo interessante di CoinDesk sulla redditività dei BTM (Bitcoin bancomat) LAMASSU nel loro primo anno di attività. Io, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, sono proprietario ed operatore del primo Bitcoin Bancomat ( BATM) istallato ed operante in Italia (dal 20 febbraio 2014), il terzo in Europa dopo quello di Helsinki (Fi) e Zurigo(Ch), ed è a marca Lamassu. Sebbene mesi fa fossi stato invitato da Lamassu a inviare i dati statistici della mia macchina, non ho voluto ottemperare in quanto ho ritenuto che non fossero ancora significativi.
In Italia la criptovaluta Bitcoin è in larga parte ancora sconosciuta e il servizio bancomat da me proposto è ancora considerarsi sperimentale. In questi mesi la frequenza di clienti presso il BTM Lamassu di viale Palmanova 420 a Udine è sicuramente aumentata di molto e sebbene ancora non sufficientemente rilevante, comincia a farsi interessante. Il ROI, ovvero l’ammortamento dei costi del mio BTM Lamassu, non è stato ancora raggiunto, ma conto che lo sia nell’arco breve dei prossimi mesi e mi giudico ampiamente soddisfatto della sua crescita. Voglio spezzare una lancia anche in favore di Lamassu, di Zach Harvey che ho conosciuto personalmente assieme a suo fratello alla conferenza mondiale sui Bitcoin di Amsterdam nello scorso maggio, e di Neal Conner, capo del servizio di supporto e assistenza di Lamassu con cui ho instaurato un’ottima collaborazione diventando pure un alpha tester. Mia è infatti la traduzione in italiano e friulano delle disposizioni che la macchina fornisce a video al cliente che intende effettuare il cambio in bitcoin. Non solo, ma devo dire di non esser stato mai lasciato solo quando la macchina ha presentato dei problemi, come può succedere per un servizio cosi nuovo e tecnologicamente avanzato come il bancomat da bitcoin, ed anche per quanto riguarda il problema del collegamento con Bistamp, abbiamo trovato la soluzione in un tempo ragionevole, sottolineando che questa funzione si è resa disponibile solo all’inizio dell’estate e che prima la macchina era perfettamete funzionante lo stesso anche se non salvaguardava dalla volatilità del Bitcoin. Concludo dicendo che quando ho acquistato il BTM sul mercato c’erano solo due costruttori, Robocoin e Lamassu, oggi a distanza di un anno sono più di trenta al mondo i costruttori di macchine distributrici di bitcoin, ma Lamassu resta secondo me di gran lunga la migliore, premiata come tale anche nella citata conferenza di Amsterdam. Essa, rispetto a tutte le altre, riassume le doti di semplicità e velocità nelle operazioni garantando quello che molti cercano ed hanno trovato nel bitcoin: l’anonimità nel possesso e nella spesa dal proprio denaro.
Buona lettura
Gavrilo

coindesk

(@pete_rizzo_) | Pubblicato il 21/11/2014 at 04:50 GMT

Il produttore di Bitcoin ATM Lamassu ha pubblicato nuovi dati con l’obiettivo di illustrare come il suo prodotto di punta si sta rivelando proficuo per i proprietari.

Lamassu ha riportato che i suoi gestori di bitcoin ATM elaborano una media di $ 20.000 di controvalore in bitcoin ogni mese, mentre le macchine collocate in posizione privilegiata e strategica eseguono transazioni fino a $ 40,000 – $ 60,000 al mese.

La pubblicazione dei dati esce dopo più di un anno dalla consegna della prima macchina bancomat in bitcoin costruita da Lamassu ed è il risultato di un sondaggio interno che chiedeva ai clienti operatori della società di riportare informazioni anonime sul volume e gli incassi fatti in questo periodo.

Intervistato da CoinDesk, l’amministratore delegato di Lamassu, Zach Harvey, è arrivato alla conclusione che , nonostante la recente battaglia tra bitcoin e dollaro americano, il consumatore medio rimane fortemente interessato alla criptovaluta digitale.

Harvey ha detto:

“Quello che la nostre macchine rappresentano è l’uomo della strada, la persona che è interessata per lo più a convertire dai 10 ai 200 dollari. Non sapevamo cosa aspettarci, c’è sempre un punto di domanda finchè non ti accorgi che i tuoi operatori sono attualmente in attivo e che questo è veramente un servizio che funziona. “

Il sondaggio di Lamassu ha rilevato che i suoi clienti operatori guadagnano tra i 1000 e i 3000 dollari  al mese su una commissione media applicata alle transazioni eseguita da ogni singola macchina del 5,5%. Il che equivale ad un guadagno annuale per ogni operatore tra i 12.000 e i 36.000 dollari a macchina.

Harvey ha definito “prime location” (località di primaria rilevanza) quelle dove il bitcoin bancomat è facilmente accessibile citando le unità istallate a New York City e ad Helsinki in Finlandia come esempi di prime locations.

La società sostiene di aver cominciato a richiedere dati agli operatori già dalla scorsa estate e che considera il quadro dipinto attualmente come una riproduzione piuttosto fedele dell’esperienza degli operatori.

“Questi sono i dati numerici che abbiamo ottenuto ritornandoci sopra e controllando più volte”  ha aggiunto Harvey.

Cosa dicono gli operatori

CoinDesk ha raggiunto un certo numero di proprietari/operatori di Lamassu BTM (Bitcoin Teller Machines/Bitcoin Bancomat) per verificare se il quadro offerto dalla società riflette veramente le attività sul campo.

Alcuni, come il co-fondatore di Liberty Teller Chris Yim, che opera con un certo numero di macchine nella area metropolitana di Boston , per esempio, trovano che i numeri dati siano estremamente accurati.

“Il volume mensile è simile a quello che vediamo dalle nostre macchine incrementali,” ha detto, prima di sottolineare che i guadagni effettivi dell’operatore dipendono dalle tariffe applicate dai proprietari.

Allo stesso modo, Adam O’Brien, presidente di Bitcoin Solutions, ha riferito che i numeri erano “a posto” per quanto riguarda gli introiti delle macchine succitate Comunque, egli ha sottolineato,  Bitcoin Solutions carica una commissione dell’ 8% sulle sue unità.

O’Brien ha proseguito suggerendo che i suoi volumi erano inferiori rispetto alla media presentata da Lamassu, aggiungendo: ” La nostra Lamassu di Edmonton ha avuto oltre $70.000 di volume lordo dal suo lancio in febbraio.”

Le sofferenze dei mercati emergenti

Benchè gli operatori dei mercati più sviluppati in bitcoin trovino che le statistiche siano accurate, i proprietari di BTM nelle regioni appena emergenti in questa tecnologia raccontano una storia diversa.

Pablo Gonzalez, amministratore delegato di Bitso, bitcoin exchanger con sede in Messico, ha sottolineato che la sua Lamassu processa solo $3000 al mese in transazioni e non sta generando alcun profitto.

Di più, Gonzalez riporta di essere soddisfatto della propria unità, che serve per aiutare a promuovere sia la sua attività principale, sia il Bitcoin alla comunità più ampia.

“Sapevamo che quando abbiamo acquistato il nostro BTM eravamo posizionati su un mercato nascente per il bitcoin ,” ha detto, prima di aggiungere che si aspetta che l’interesse cresca all’incrementarsi dell’adozione della criptovaluta.

L’operatore BTM con base in Slovacchia Marián Jančuška, per contro, indica che la sua macchina ha a lungo sofferto di frequenti interruzioni relative alla sua connessione con l’axchanger bitcoin Bitstamp.

” Ho dovuto disabilitare l’interfaccia per stabilizzare nuovamente la macchina. Ci son volute circa due settimane perchè la Lamassu mi inviasse un aggiornamento che lavorasse con l’interfaccia Bitstamp ,” ha spiegato Jančuška.

Jančuška ha dichiarato che a causa di questi problemi, La sua macchina processa appena 10.000 € al mese e che non è ancora redditizia.

No tips yet.
Be the first to tip!

Ti è piaciuto il mio articolo? Dimostralo lasciando una piccola mancia in bitcoin!

17jBWUgpXMqoPvXej48LRZm3GAA8mwLpc3

Se questo post/articolo ti è piaciuto, fammelo sapere con una piccola mancia in bitcoin. If you enjoyed reading this post, please consider tipping me using Bitcoin. Each post gets its own unique Bitcoin address so by tipping you're not only making my continued efforts possible but telling me what you liked.

CoinOutlet e il Bitcoin Bancomat diventa Low Cost

CoinOutlet Enters Bitcoin ATM Market With Low-Cost, Two-Way Model

coindesk

| Published on September 4, 2014 at 01:50 BST

Eric Grill and Kiosk at Cryptolina

Robocoin, Lamassu, BitAccess, Genesis Coin, BitXatm – the global bitcoin ATM market is already being served by a number of emerging manufacturers. However, that isn’t stopping new entrants from attacking the space.

With its late-August launch, CoinOutlet is hoping to make inroads in this burgeoning sector of the industry, investing now while interest in bitcoin ATM offerings remains high and new locations for bitcoin ATMs are still being discovered.

Following the announcement, CoinDesk spoke with CoinOutlet founder and CEO Eric Grill to discuss why he feels his company can succeed in the bitcoin ATM space given the challenges his company will face in the form of both competition and regulation.

Grill explained that his company’s advantage is in the buying process, saying:

“It’s pretty simple and straightforward. You get them right away, you don’t have to wait, you don’t have to give us your bank account information. I think these kiosks will become more than just kiosks as regulation becomes more clear.”

The anti-money laundering (AML) and know-your-customer (KYC) compliant, two-way machines are now available for purchase around the globe. 10 units are already being prepared for shipment.

Priced to sell

Notably, each CoinOutlet bitcoin ATM machine retails for $8,000 and features both local currency and digital currency support.

The pricing means CoinOutlet offers a middle-ground option in the market. By comparison, Robocoin’s two-way physical bitcoin bank branches and Genesis Coin’s two-way ATM model retail for $15,000 and $14,500, respectively, while Lamassu’s one-way bitcoin vending machines sell for $6,500.

Lamassu’s bitcoin vending machines can be equipped for two-way functionality, however, this requires operators to purchase a companion stand, which retails for $5,500.

However, CoinOutlet does have competitors in its price range. BitXatm offers its two-way models for €3,900, or roughly $5,100, though it recently inked an exclusive agreement to sell its US units to one operator.

The future of kiosks

Looking ahead, Grill said that the ATM space is still very much in its early stages and that the units could serve as the basis for new types of financial and wealth management.

For example, Grill suggested that a restaurant could offer a bitcoin ATM as both a teller machine for digital currency as well as a point of sale (POS) to facilitate bitcoin acceptance.

Grill explained:

“Any merchant that has this in their store can also use their ATM as a POS system. If someone wants to pay in bitcoin, they can ring it up on here. There’s no chargebacks – that’s one way we can get in the door with a lot of merchants is offering a free POS system.”

He added that on an international level, ATMs can be utilized as physical exchange points for commodities, precious metals and whatever else a user wants to trade.

However, Grill noted that given the regulatory uncertainty in the US, it’s unlikely that this type of functionality will hit the market soon.

As the technology is still in its infancy, it’s possible that the bitcoin ATMs we know today could be radically different tomorrow.

Regulatory hurdles

When asked about his experiences working with financial regulators, Grill said that nearly all the conversations he has held in the past year have been constructive and informative.

While some have expressed a lack of understanding regarding both the purpose and the underlying technology of a bitcoin ATM, regulators – particularly state-based agencies – have been open to the concept.

Grill said that overall, many federal and state-level contacts simply want to learn more about digital currency. He also suggested that regulators don’t view bitcoin negatively, saying that they are more enthusiastic than many community members suggest.

He told CoinDesk:

“I don’t want to call them friendly, but I don’t think they’re looking to impose these harsh rules on us. They want to protect people.”

That being said, Grill believes that the regulatory environment remains very fluid. He cited a recent decision by financial regulators in North Carolina to utilize existing legal frameworks to oversee bitcoin rather than adopting an approach akin to New York’s BitLicense proposal.

Grill added:

“We can’t comply with [the BitLicense] as a company. We could do it technically, but the burden – that expense is humongous. That’s gonna keep us out of New York.”