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PAYPAL APRE ALLE CRIPTOVALUTE. PER L’ENNESIMA VOLTA!

Reuters afferma che PayPal apre la propria rete alle criptovalute, ma periodicamente ciò si ripete da almeno 6 anni.

21 ottobre 2020 – GavriloBtc.

Che Paypal annunci di voler aprire a Bitcoin ed alle criptovalute non è certo una novità, la notizia viene periodicamente lanciata dai vertici del processore mondiale di pagamenti con base a San Jose – California. Ciò si può riscontrare da numerosi articoli dello stesso tenore pubblicati anche su questo blog a partire da metà del 2014 (da ben 6 anni!!). La verità, come sappiamo, è ben diversa e vede invece chiunque utilizzi la piattaforma di pagamenti Paypal per qualche attività concernente le criptovalute, scambio, compravendita o quale che sia, regolarmente soccombere in caso di contenziosi. Non solo, nella totalità dei casi arriva poi anche la chiusura dell’account ed il conseguente congelamento dei fondi ivi contenuti per i seguenti 6 mesi. Una situazione questa, che secondo il mio parere, ricade nel reato di appropriazione indebita, nonostante PayPal affermi di farlo in via cautelativa per far fronte ad eventuali futuri reclami dell’account coinvolto .

Di fatto è quindi evidente che attualmente il colosso dei pagamenti online osteggi invece un sistema, quello delle criptovalute, che ha tutte le caratteristiche per insidiare il suo primato e che oggi vede preferita la sua rete di servizi da oltre 26 milioni di merchants su 346 milioni di accounts attivi in tutto il mondo, con un giro di 222 miliardi di dollari processati nei primi 8 mesi del 2020. Ma per gli utenti di criptovalute finora Paypal è considerato il peggior sistema di scambio, il più rischioso e pericoloso, per via appunto della disparità che consente agli utenti PayPal di effettuare impunemente reverse payments e chargebacks nei confronti delle criptovalute che sono invece processate in maniera irreversibile.

Nonostante queste evidenze, Reuters (London) ha pubblicato oggi un ennesimo servizio dove PayPal afferma di voler consentire ai suoi clienti di tenere bitcoin e altre monete virtuali nel suo portafoglio online e fare acquisti utilizzando criptovalute presso i commercianti sulla sua rete.

In un intervista di mercoledi scorso, il presidente di PayPal Holdings Inc Dan Schulman, ha dichiarato infatti che questo nuovo servizio renderebbe la società di cui lui è anche il capo operativo, una delle più grandi società statunitensi a fornire ai consumatori l’accesso alle criptovalute, “…il che potrebbe aiutare bitcoin e criptovalute rivali a ottenere una più ampia adozione come metodi di pagamento praticabili e con la speranza che ciò incoraggi l’uso globale delle monete virtuali – aggiungendo che – Stiamo pensando e lavorando al modo in cui PayPal può svolgere un ruolo, preparando così la sua rete per nuove valute digitali che le banche centrali e le società potrebbero sviluppare.

La società ha affermato che i titolari di account statunitensi potranno acquistare, vendere e detenere criptovalute nei loro portafogli PayPal già nelle prossime settimane. PayPal prevede di espandere il servizio alla sua app di pagamento peer-to-peer Venmo e ad alcuni altri paesi nella prima metà del 2021 mentre la possibilità di effettuare pagamenti con criptovalute potrebbe essere disponibile già dall’inizio del prossimo anno. Altre società fintech tradizionali, come il provider di pagamenti mobili Square Inc e la società di app di trading di azioni Robinhood Markets Inc, consentono agli utenti di acquistare e vendere criptovalute, ma il lancio di PayPal è degno di nota date le sue dimensioni.

L’effetto immediato è stato infatti un rialzo delle azioni di PayPal del 4% già alle 14.18 GMT di oggi (21/10/2020), fissandola come miglior performance in un mese, mentre Bitcoin alla notizia, ha raggiunto il suo massimo da luglio 2019 , con un rialzo del 4,8% a $ 12.494, portando guadagni per la criptovaluta a oltre il 75% nel corso dell’anno.

Gli operatori del mercato delle criptovalute hanno affermato che la dimensione di PayPal porta un indubbio vantaggio e incide in modo significativo sul prezzo dei bitcoin. “L’impatto sui prezzi sarà complessivamente positivo”, ha detto Joseph Edwards di Enigma Securities, un broker di criptovalute a Londra. “Non c’è paragone per quanto riguarda l’esposizione potenziale tra il vantaggio di PayPal che offre questo e il lato positivo di qualsiasi offerta precedente simile”.

Nonostante Bitcoin sia in circolazione da più di un decennio, è indubbio che la sua diffusione come forma di pagamento presenti delle difficoltà a causa della sua volatilità, molto attraente per traders e speculatori, ma con rischi evidenti per commercianti e acquirenti. Inoltre le transazioni su Blockchain sono più lente rispetto ai sistemi di pagamento tradizionali e stanno diventando sempre più costose.

PayPal ritiene che il suo nuovo sistema risolverà questi problemi poiché i pagamenti verranno regolati utilizzando valute tradizionali, come EURO o USD. Ciò significa che PayPal potrebbe gestire il rischio di fluttuazioni dei prezzi delle criptovalute adottate mentre i commercianti riceveranno pagamenti in monete virtuali. “Lo stiamo facendo in un modo fondamentalmente diverso per assicurarci di fornire la massima sicurezza ai nostri commercianti”, ha detto Schulman. Questa ennesima apertura di Paypal verso le criptovalute arriva in concomitanza con l’annuncio di alcune banche centrali su piani di sviluppo di versioni crittografiche delle loro valute e a seguito del progetto Libra guidato da Facebook nel 2019, che però ha subito un forte respingimento normativo ed istituzionale. PayPal è stato tra i membri fondatori di quel progetto, abbandondolo però in seguito, in soli pochi mesi. PayPal si è inoltre già assicurata una licenza condizionale di criptovaluta dal Dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York. La società consentirà inizialmente gli acquisti di bitcoin e altre criptovalute come ethereum (ETH), bitcoin cash (BCH) e litecoin (LTC), ed ha affermato che sta collaborando con la società di criptovalute Paxos Trust Company per offrire il servizio .

Pur volendo considerare veritiere tutte queste affermazioni, permane comunque il dubbio che il colosso dei pagamenti si voglia assumere il rischio volatilità che comunque non è cancellabile nelle criptovalute , per proteggere clienti e merchants. A meno che non gliene derivino degli ovvi vantaggi o che in realtà, più che le tradizionali criptovalute (BTC, ETH, LTC, BCH), non voglia invece utilizzare le stable coins (come USDT), semplicemente evitando così i rischi di volatilità, se non addirittura aspettare le criptovalute emesse dalle Banche Centrali. Queste necessariamente però, per avere un minimo di credibilità verso l’utenza ed i cittadini, superiore se non altro all’attuale carta straccia delle valute fiat (euro, dollari, sterline, yen, ecc.), forzatamente dovranno essere garantite da fondi in Bitcoin e/o in altre credibili criptovalute . Cosa succederà quando le banche centrali cominceranno a rastrellare bitcoin? La corsa all’oro non è quindi ancora nemmeno iniziata e i buoni propositi di Paypal sono ancora tali ed immutati da almeno 6 anni. Ad Majora!

BLOCCATI I PAGAMENTI ONLINE IN GRECIA, BITCOIN SOLUZIONE PER I RISPARMI. – 30/06/2015 – DIGITALTRENDS.COM

GREXIT – VIA  L’EURO ARRIVA IL BITCOIN
Nel bel mezzo della crisi finanziaria in corso, la Grecia blocca le operazioni di pagamento online con  carte di credito e di debito nazionali.  Accade ciò a seguito dell’introduzione del limite di prelievo Bancomat fino a  60 euro/$67 , ed alla chiusura delle banche per una settimana nel paese , insieme alla forte preoccupazione sull’abbandono dell’euro come moneta corrente. Con queste restrizioni in vigore è ormai evidente che i greci si stanno rivolgendo al bitcoin come sistema per salvare i propri risparmi .Le carte di credito e di debito greche  collegate con i negozi internazionali online sono state bloccate. Un esempio lo hanno avuto i frequentatori dell’ iTunes greco che hanno visto presentarsi il messaggio ” Pagamento rifiutato”  quando hanno tentato di scaricare un app gratis o a pagamento, con la richiesta di aggiornare il proprio metodo di pagamento. Un messaggio identico a quello che si riceve quando non ci sono fondi sulla carta o questa è scaduta.Greek iTunes DeclineLe stesse restrizioni ai pagamenti online significano che le carte greche  non possono essere usate per acquisti su Amazon o qualsiasi altro negoziante online che fin qui era utilizzato da clienti greci. Le restrizioni coinvolgono anche gli account Paypal . Solo i conti iTunes greci aperti fuori dal suolo/internet provider nazionale riescono ad essere utilizzati e possono trasferire denaro utilizzando Paypal.

Con la situazione di non poter ritirare più di 60 euro e con i sistemi di pagamento online bloccati, i greci amanti della tecnologia sono alla ricerca di qualche modo alternativo per tutelare i propri risparmi o addirittura di adottare una propria nuova moneta libera dalle grinfie del governo greco o dell’ Unione Europea. CNNMoney dice infatti  che mai come ora si registra un tale interesse nello scambio di Bitcoin in Grecia.

Il rapporto cita l’exchanger polacco Bitcurex che dice di aver ricevuto una valanga di email durante il weekend scorso da parte di greci che facevano domande sulla posizione legale del Bitcoin in Europa e su come si poteva averne accesso . Anche se il Bitcoin non può essere utilizzato per acquistare generi alimentari o l’assistenza medica in Grecia, coloro che hanno ritirato i  risparmi possono essere alla ricerca di modi alternativi per proteggere i loro soldi a breve termine, e la natura digitale decentrata del Bitcoin – il cui prezzo è salito a un massimo di 257 dollari in questo mese – molto probabilmente appare attraente.

Comunque altri esperti di Bitcoin sono tiepidi su questo argomento.  Da diverse fonti intervistate da CoinDesk si dice che non vi siano evidenze che suggeriscano una crescita di interesse in Grecia  e un rapporto di  Fortune afferma che l’ammontare di Bitcoins acquistati in euro è rimasto ancora stabile .

Gli evangelisti del Bitcoin vedono al contrario un’opportunità nella situazione greca. Il direttore  della  Bitcoin Alliance in Canada ha dichiarato a  PRI, “ E’ suonata la sveglia per il mondo intero, perchè non sarà l’ultima volta che succederà” L’imprenditore di Internet denominato Kim Dotcom che sembrerebbe supportare un’uscita della Grecia dall’euro ed è un convinto sostenitore del Bitcoin, ha twittato un proprio avviso:

KimdotCom

“Sembra che la bancarotta della Grecia si trascinerà un crollo dei mercati. Il mio consiglio: Comprate oro e Bitcoin.  Entrambe saliranno quando i mercati crolleranno. – 20 giugno 2015”

(articolo tradotto da digitaltrends.com)

COMMENTO: Io sono convinto abbia ragione! Gavrilo

Articoli collegati :

PayPal : i suoi commercianti da oggi accettano Bitcoin – Coincryptonews 10 aprile 2015

btc-paypal

In un lungo comunicato del SEC di oggi, Paypal ha stabilito che i suoi commercianti possano da ora cominciare ad accettare bitcoins. Come riporta il testo originale del comunicato:

Paypal, positivo sul Bitcoin

Un commerciante in genere può aprire un conto standard PayPal e iniziare ad accettare pagamenti tramite PayPal in pochi minuti. La maggior parte dei negozi online può partire  rapidamente e senza investimenti in hardware nuovi o specializzati. La nostra piattaforma di pagamenti è in continua crescita con una varietà di servizi a valore aggiunto progettati per aiutare le aziende di ogni dimensione a gestire il loro flusso di cassa, la fatturazione ai clienti, i pagamenti di bollette, e ridurre la necessità per i commercianti di ricevere e memorizzare le informazioni sensibili finanziarie  dei clienti. Per il nostro servizio standard, noi non facciamo pagare ai commercianti alcun tipo di installazione o commissioni ricorrenti. Un negozio può anche utilizzare Braintree per cominciare ad accettare pagamenti con carte di credito o di debito, PayPal, Venmo, o valute digitali come il Bitcoin, o altre soluzioni di pagamento con una singola integrazione.

A settembre 2014, PayPal ha annunciato che avrebbe accettato Bitcoin a mezzo integrazione di Braintree, e lo stesso mese ha annunciato partnerships con Coinbase, BitPay e GoCoin. Attraverso l’ Hub dei pagamenti PayPal  i mercanti avrebbero potuto utilizzare  APIs personalizzabili per integrare il  Bitcoin nei loro negozi per i beni digitali  . All’epoca, fu pubblicato un video che accennava all’integrazione con il  Bitcoin.

PayPal_Bitcoin_Integration

L’ AD di eBay  John Donahoe nel 2014 già affermò  che il Bitcoin avrebbe giocato un “ruolo importante” nei piani di eBay prima che le due società si accordassero per una scissione dovuta al cambiamento del panorama nei pagamenti digitali.

“PayPal sta giocando un ruolo da intermediario, ma il costo sarà lasciato al commerciante e al processore di pagamento’, ha detto Scott Ellison, senior director di strategia aziendale sulla competizione di Paypal, al momento dell’annuncio originale.

La società di pagamenti digitali  si dividerà  dalla consorella, eBay, Inc., in maniera effettiva a partire dalla fine del 2015.  Così eBay scrisse sulla divisione in un documento:

Lo scenario del commercio e dei pagamenti sta rapidamente cambiando è ogni singolo business si trova ad affrontare differenti sfide e situazioni di concorrenza. Di conseguenza, nel settembre 2014 il Cda ha deciso di separare i due business. Come società indipendenti, ci aspettiamo che t eBay e PayPal siano più incisive e forti, e più concentrate e competitive come società nei loro rispettivi mercati. eBay e PayPal beneficeranno così di un aggiuntiva agilità e flessibilità per perseguire nuove opportunità di mercato e partnership.

Che PayPal will persegua per il futuro una politica più aggressiva con il  Bitcoin è ancora da vedersi.  Nel 2014, esprimendo opinionea proposito di norme valutarie sul Bitcoin , la società  si espresse così in Senato Australiano:

“Mentre la valuta in se stessa non dovrebbe essere regolamentata, e le transazioni tra privati senza l’assistenza di intermediari non dovrebbero neppure esserlo, le società che forniscono un servizio finanziario per la trasmissione, la vendita o l’emissione di valuta digitale come pure per il cambio con altre valute come il dollaro australiano, dovrebbero essere regolamentate in maniera simile a quanto già avviene per altri servizi di pagamento…  Tali regolamenti, tuttavia, dovrebbero essere adattati a riconoscere i dettagli specifici di come le diverse valute digitali funzionano, soprattutto le valute digitali ‘decentralizzate’ che non sono controllati da un emittente specifico.”

Updated: April 10, 2015 at 8:22 am CET.

PayPal introduce il supporto ai Bitcoin. In USA…in UE sospende l’account a chi lo tratta!

PayPal ha introdotto un supporto parziale alle transazioni tramite i Bitcoin. Gli esercenti del Nord America potranno adesso accettare la moneta virtuale

Bitcoin

, 24 settembre 2014, 8:50

PayPal compie un’altro passo nel mondo dei Bitcoin annunciando un importante accordo con tre delle maggiori aziende che offrono pagamenti con la valuta virtuale e cioè BitPay, Coinbase e GoCoin, per iniziare ad offrire ai propri clienti la possibilità di accettare i Bitcoin come valuta per gli acquisti online. L’integrazione della valuta virtuale nell’hub dei pagamenti di PayPal sarà per il momento riservata ai soli commercianti del Nord America.

Paypal ha scelto di appoggiarsi a BitPay, Coinbase e GoCoin in quanto tutte e tre le società sono impegnate ad offrire ai loro clienti un alto livello di affidabilità e di sicurezza nelle transazioni e per Paypal offrire un’alta garanzia di sicurezza ai suoi clienti è un must irrinunciabile. Tuttavia, questa operazione non significa che da oggi le transazioni tramite Bitcoin saranno elaborate attraverso la piattaforma di pagamenti di PayPal, semplicemente, l’azienda controllata da eBay, da sempre attenta all’innovazione, intende sostenere i Bitcoin tenendo sotto controllo la loro evoluzione per vedere come in futuro si evolveranno le cose. Le transazioni saranno dunque eseguite attraverso le piattaforme dei suoi partner.

PayPal in sintesi, vuole offrire ai propri commercianti la possibilità di utilizzare i Bitcoin per testare questa nuova forma di pagamenti e vedere come va. Inoltre, per garantire un ulteriore livello di sicurezza, PayPal non integrerà il servizio di pagamento tramite la valuta virtuale a tutti quei commercianti che effettuino prevendite dei prodotti, cioè che chiedono soldi in anticipo.

PayPal dunque entra in punta di piedi nel mondo dei Bitcoin per iniziare a sondare il terreno e valutare anche come si evolverà la legislazione in materia di valuta virtuale. L’azienda di eBay si dice comunque entusiasta di questa nuova avvenuta sottolineando come i Bitcoin possano rappresentare un’occasione unica per le persone e le imprese.

PayPal introduce il supporto ai Bitcoin – Webnews 24 settembre 2014

PayPal ha introdotto un supporto parziale alle transazioni tramite i Bitcoin. Gli esercenti del Nord America potranno adesso accettare la moneta virtuale

webnews logo

Bitcoin

, 24 settembre 2014, 8:50

PayPal compie un’altro passo nel mondo dei Bitcoin annunciando un importante accordo con tre delle maggiori aziende che offrono pagamenti con la valuta virtuale e cioè BitPay, Coinbase e GoCoin, per iniziare ad offrire ai propri clienti la possibilità di accettare i Bitcoin come valuta per gli acquisti online. L’integrazione della valuta virtuale nell’hub dei pagamenti di PayPal sarà per il momento riservata ai soli commercianti del Nord America.

Paypal ha scelto di appoggiarsi a BitPay, Coinbase e GoCoin in quanto tutte e tre le società sono impegnate ad offrire ai loro clienti un alto livello di affidabilità e di sicurezza nelle transazioni e per Paypal offrire un’alta garanzia di sicurezza ai suoi clienti è un must irrinunciabile. Tuttavia, questa operazione non significa che da oggi le transazioni tramite Bitcoin saranno elaborate attraverso la piattaforma di pagamenti di PayPal, semplicemente, l’azienda controllata da eBay, da sempre attenta all’innovazione, intende sostenere i Bitcoin tenendo sotto controllo la loro evoluzione per vedere come in futuro si evolveranno le cose. Le transazioni saranno dunque eseguite attraverso le piattaforme dei suoi partner.

PayPal in sintesi, vuole offrire ai propri commercianti la possibilità di utilizzare i Bitcoin per testare questa nuova forma di pagamenti e vedere come va. Inoltre, per garantire un ulteriore livello di sicurezza, PayPal non integrerà il servizio di pagamento tramite la valuta virtuale a tutti quei commercianti che effettuino prevendite dei prodotti, cioè che chiedono soldi in anticipo.

PayPal dunque entra in punta di piedi nel mondo dei Bitcoin per iniziare a sondare il terreno e valutare anche come si evolverà la legislazione in materia di valuta virtuale. L’azienda di eBay si dice comunque entusiasta di questa nuova avvenuta sottolineando come i Bitcoin possano rappresentare un’occasione unica per le persone e le imprese.

eBay e PayPal abbracciano i Bitcoin – by CoinDesk e WebNews 09/09/14

   

Un video di YouTube diffonde voci su possibili piani di PayPal sui Bitcoin

  | Pubblicato il 8 Settembre 2014 alle 19:05 BST

http://www.youtube.com/watch?v=pF7HxLCFMeY

PayPal ha scatenato la speculazione nella più ampia comunità di moneta digitale esistente con il rilascio di un nuovo video promozionale che fa riferimento a Bitcoin.

Il video, intitolato “PayPal Voices”, è stato pubblicato oggi sulla pagina ufficiale YouTube della società.

Il promo di un minuto mostra  una serie di attori che sono descritti come “le voci del popolo dell’economia”, esaltando i vantaggi dell’utilizzo di PayPal. Bitcoin è menzionato per soli 10 secondi dall’inizio del video nel seguente passaggio voce fuori campo:

“Il nostro telefono è il nostro portafoglio. Saremo in grado di spendere bitcoin con un tocco, senza un portafogli. “

La notizia offre l’ultima prova che l’azienda di proprietà di eBay o la sua controllata Braintree (ecco l’articolo che ne parla) che si occupa dell’ elaborazione dei pagamenti elaborazione via cellulare, potrebbero passare ad integrare bitcoin in un progetto che sembra di lancio imminente.

Riportata per prima dal Wall Street Journal nel mese di agosto scorso, a tale speculazione è stato dato oggi l’ennesima spinta in un articolo di Re/Code che ha suggerito l’annuncio di Braintree sia imminente .

Braintree è stata acquisita da PayPal nel settembre 2013 e PayPal è di per sé una controllata di eBay, una delle più grandi aziende di e-commerce sul web. Il portavoce  e sostenitore del Bitcoin Marc Andreessen è membro del CdA  di eBay .

Supporti alla speculazione

Al momento della battitura di questo articolo, l’unico riferimento di PayPal sull’  integrazione con il Bitcoin è l’estratto video YouTube.

Tuttavia, la speculazione che ne è seguita, con più di 400 commenti sul video  attraverso YouTube e Reddit è già evidente.

Il presidente esecutivo di SecondMarket, Barry Silbert, noto investitore in Bitcoin, ha voluto rilasciare queste dichiarazioni sull significato del video:

Maggiori informazioni necessarie

I dettagli sono ancora scarsi, e anche se il video ha dimostrato di essere autentico, ma non è del tutto chiaro quali piani di PayPal ha per la moneta digitale.

Mentre il video non significa necessariamente che PayPal si integrerà con Bitcoin, la tempistica sia dell’articolo di Re /Code sia del video sollevano molte domande.

La comunità Bitcoin ha discusso parecchio in passato sul rapporto tra PayPal e Bitcoin. Molti sostengono che la natura digitale del bitcoin si presta perfettamente per il modello di business di PayPal, mentre altri sostengono che bitcoin non ha bisogno del sostegno di una piattaforma centralizzata per prosperare.

Qualunque sia il caso, un’integrazione PayPal-bitcoin scuoterebbe certamente l’industria finanziaria e porterebbe alla moneta digitale una significativa maggiore visibilità nei confronti del grande pubblico.

CoinDesk continua a seguire questa storia in via di sviluppo. Al momento della stampa, né PayPal né Braintree avevano risposto alle richieste di commento.

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Presto si potrà pagare con i Bitcoin su eBay o su PayPal. L’azienda ha infatti annunciato che i suoi partner potranno presto accettare la moneta virtuale

Bitcoin

, 9 settembre 2014, 10:32

Era solo una questione di tempo, ma alla fine anche eBay ha abbracciato i Bitcoin e in futuro si potrà utilizzare la moneta virtuale all’interno del sito di aste o per fare pagamenti con PayPal. eBay ha infatti annunciato che Braintree, azienda specializzata nello sviluppo delle piattaforme di pagamenti mobile acquistata per 800 milioni di dollari oltre 10 mesi fa, incomincerà ad accettare la moneta virtuale nei prossimi mesi. Il CEO di Braintree, CEO Bill Ready, ha infatti confermato che l’azienda ha collaborato con Coinbase per integrare i Bitcoin nella piattaforma di pagamenti.

Mentre gli utenti non potranno ancora utilizzare l’integrazione dei Bitcoin su eBay o su PayPal, i clienti di Braintree, tra cui per esempio Airbnb e Uber, potranno iniziare ad accettare, se lo vorranno, la moneta virtuale. Braintree, si ricorda, fornisce i software di elaborazione dei pagamenti per molte importanti aziende che operano sul web. Bill Ready non ha voluto comunque specificare quale aziende stiano già integrando i pagamenti con la moneta virtuale e ne quando gli utenti potranno iniziare ad utilizzare questa forma di pagamenti. La notizia che eBay e PayPal avrebbero abbracciato i Bitcoin non giunge comunque del tutto inaspettata. Il CEO di eBay, John Donahoe, aveva infatti da tempo espresso ammirazione per la moneta virtuale e tutto faceva presagire ad una sua imminente integrazione nell’ecosistema di eBay.

L’annuncio di Braintree è un passo verso la completa accettazione del Bitcoin nell’universo di eBay, sottolineando come l’azienda prima di lanciare il servizio di pagamenti abbia voluto garantire la massima sicurezza nelle transazioni per i suoi clienti.

Bill Ready ha anche annunciato il lancio di PayPal One Touch, una nuovo sistema che dovrebbe semplificare i pagamenti tramite smartphone. PayPal One Touch non è una nuova applicazione ma una servizio implementabile in tutte le altre applicazioni che permettono di effettuare acquisti in mobilità. Con PayPal One Touch, gli utenti potranno effettuare acquisti in un click senza dover ogni volta reinserire le credenziali d’accesso del proprio conto PayPal.