Le 10 Maggiori Città Che Accettano il Bitcoin . In Svizzera i servizi pubblici si pagano in Bitcoin.

Le 10 Maggiori Città Che Accettano il Bitcoin

 Volete pagare una cena o lo shopping in Bitcoin? Potete farlo in alcune città che oggi si trovano in prima linea nell’utilizzo della moneta virtuale più famosa al mondo. Nell’articolo di oggi vedremo appunto le città che detengono attualmente il maggior numero di attività commerciali o bancomat che accettano il Bitcoin come forma di pagamento. Sono diversi i parametri utilizzati per realizzare questa classifica, tra cui il numero di attività commerciali “bitcoin-friendly“, il numero di sportelli bancomat bitcoin e il livello di popolazione rispetto al numero di attività che accettano la moneta digitale. Per conoscere se anche nella vostra città esistono dei bancomat o attività commerciali che accettano pagamenti in Bitcoin, potete consultare il sito Coinmap.

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Craig Wright NON è Satoshi Nakamoto – Ecco perchè.

Partiamo dalla notizia fresca di ieri data dai media internazionali, ma anche da quelli nazionali (persino RAI 3 TG Leonardo!) secondo cui l’imprenditore australiano Craig Wright ha fatto outing “dimostrando” di essere l’inventore del Bitcoin, il famoso e inafferrabile  SATOSHI NAKAMOTO. Quale possa essere l’interesse di rivelarsi al mondo dopo essersi nascosto con successo per ben 6 anni e mezzo, è ancora imperscrutabile, visto anche che gli sarebbe attribuibile una ricchezza di circa 450 milioni di dollari USA se, come è credibile,  Satoshi ha facilmente “minato” e tenuto per se almeno il primo milione di bitcoin creati. Personalmente non credo affatto che questo signore australiano sia il nostro uomo, sebbene autorevoli figure del mondo del Bitcoin come Gavin Andresen abbiano pubblicamente affermato di credergli. Ma andiamo con ordine cominciando con l’articolo di Wired di stamattina per poi rivelare quali trucchi può aver usato Craig Wright per dimostrare ciò che non è… Soprattutto, ciò che mi lascia perplesso, è che dimostrare di essere Satoshi è abbastanza semplice: gli basterebbe inviare una piccola frazione di quei primi tracciabilissimi bitcoin minati da Satoshi  a un qualsiasi wallet su richiesta. Cosa che ancora mr Wright non ha voluto fare….

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