Digressioni

23 luglio 2014 – da Webnews Marco Viviani – Limitare i Bitcoin: Mozione in Parlamento

23 luglio 2014 – La notizia qui sotto riportata non è altro che il cappello parlamentare alla bieca operazione di screditamento del Bitcoin divulgata nei giorni scorsi da Bankitalia e amplificata dal PG di Roma Ciampoli.

I compagni comunisti di SEL, dimentichi del motto “Vietato vietare”, con la mozione che vede primo firmatario il poco onorevole Giovanni Paglia, vorrebbero addirittura limitarne la diffusione e l’uso finchè l’Europa delle banche non riuscirà ad ingabbiarlo (cioè mai). E la scusa è sempre la stessa, vecchia di due anni, senza uno straccio di fatti concreti a supporto e smentita da eminenti studi accademici tra cui quello di un paio di professori del Politecnico di Milano che sono riusciti a sviluppare un programma di forensics utilizzato per le indagini che hanno portato alla chiusura del “mercato delle droghe” Silk Road e all’arresto del suo fondatore già nell’ottobre dello scorso anno. Insomma, l’accusa e le paure che il bitcoin favorisca traffici illegali, reciclaggio di denaro sporco, terrorismo  e quanto di peggio, non si regge assolutamente in piedi ed invece, leggendo attentamente la mozione parlamentare firmata dal quel mezzemaniche bancario di G.Paglia, si trae solo la conclusione della sua ignoranza sul tema. Tanto che , in un accozzaglia di parole e frasi trite e ritrite, emerge solo l’impegno che vorrebbe dare al governo ” a porre in essere con urgenza ogni iniziativa di competenza finalizzata a limitare la diffusione del bitcoin sino a quando non siano state adottate tutte le opportune iniziative normative sia sul piano europeo (visto che l’Italia non ha più alcuna sovranità monetaria…ndr) sia sul piano nazionale tese a regolamentare in modo compiuto ed organico l’intera materia relativa all’utilizzo della suddetta tipologia di moneta virtuale e, più in generale delle crittovalute, con particolare riferimento al pieno assoggettamento alla normativa antiriciclaggio (quale?? in Italia praticamente non esiste..ndr) e alla tracciabilità e identificabilità delle operazioni; ( impossibile da realizzare per il Bitcoin, creato apposta per essere sempre e comunque tracciabile, ma non identificabile…ndr) ad assumere iniziative per rafforzare il sistema di monitoraggio delle transazioni che avvengono attraverso l’utilizzo del bitcoin. (da puro Stato di polizia nel quale già viviamo…ndr)

Un paio di cose credo vadano sottolineate:

1) Il partito di “Paglia”, il SEL, è il contrario di quello che vuole fare credere con i suoi slogan libertari e comunisti, aperturisti verso le libertà individuali se si tratta di quelle sessuali che fanno comodo al leader Vendola, ma nella realtà schierati e servi del regime e delle lobby massoniche mondialiste bancarie e finanziarie attraverso la figura di un bancario senza arte nè parte come l’on. G.Paglia, quando si parla di libertà del proprio denaro e del proprio benessere economico.

2) Nonostante l’on Paglia sia perfettamente consapevole della propria ignoranza in materia, come ammette nell’intervista quando dichiara apertamente che l’unico scopo è di far parlare di Bitcoin al governo (ma soprattutto di sè, temo), con questa mozione si è perso veramente l’occasione per fare l’unica cosa utile possibile per il Bitcoin: riconoscerlo per quello che effettivamente è: una valuta. A discesa ne sarebbe derivato tutto quel quadro normativo che già esiste ed è collegato all’ Euro (quella sì una falsa moneta!) del quale, la cosa più importante, è la tutela di chi opera nel settore. Ecco quindi che, senza alcuno sforzo di ulteriore fantasia legislativa, l’Italia si sarebbe posta all’avanguardia in questo campo proteggendo chi opera onestamente da truffe e da raggiri che non sono differenti da quelli perpetrati in euro, ma che avrebbero almeno la parvenza di perseguibilità in quello che rimane comunque il Paese di Pulcinella.

webnews logo

Limitare i Bitcoin: mozione in Parlamento

Presentata una mozione firmata SEL che impegna il governo a limitare l’uso dei Bitcoin prima di una sua regolamentazione.

, 23 luglio 2014, 12:32

Le monete virtuali richiedono un intervento del governo, per limitarle e monitorarle. Così sostiene una mozione presentata in Parlamento da alcuni deputati, primo firmatario Giovanni Paglia (Sel), che andrà ai voti dopo l’estate. Il testo è un riassunto di tutti gli aspetti e le notizie critiche sulla moneta elettronica e ha una conclusione che riprende i timori di Bankitalia.

La mozione 1-00535 dell’11 luglio presentata all’attenzione dell’assemblea è aggiornata agli ultimi eventi legati ai Bitcoin, come il segnale di pericolo lanciato dall’Unità di informazione finanziaria (Uif), della Banca d’Italia, e riprende parte della vulgata che vede le crittovalute come strumento non soltanto alternativo all’uso della moneta corrente, ma in grado – grazie ai bassi costi di transazione e il P2P – di produrre una serie di rischi, quali la frode o il finanziamento di attività illegali. Una visione fondamentalmente negativa della crittovaluta, che però si fa forza di fonti neutrali, alcune statistiche e cerca di sospendere il giudizio suggerendo una politica prudenziale: in attesa di capirne di più, sarebbe meglio, secondo i firmatari, monitare con attenzione e sbrigarsi a votare interventi normativi che mettano al riparo gli operatori. Un po’ come stanno cercando di fare a New York.

Alla luce di quanto precede appare non più procrastinabile l’intervento del Governo ad adottare precise e rigorose iniziative normative tese a contrastare una criminalità quasi sempre più attenta e veloce del legislatore a sfruttare ogni smagliatura o carenza del sistema. Pur essendo quello del Bitcoin, come pure sottolineato dal procuratore generale Ciampoli, un sistema che potrebbe anche comportare per la collettività nuove interessanti prospettive.

La richiesta al governo, il voto in autunno

La mozione impegna il governo a prendere questo tipo di iniziative, ma i termini adoperati dicono molto di più, il testo sembra destinato a far discutere la community Bitcoin italiana, che ha più volte respinto l’impianto concettuale di questi propositi negando che questi strumenti siano ideali per il terrorismo o il malaffare e denunciando si tratta di convinzioni senza il supporto di dati specifici. In effetti alcuni studi mostrano come la tracciabilità della moneta virtuale, il suo volume complessivo e il suo funzionamento sono piuttosto scomodi per la criminalità organizzata.

Il testo della mozione, però, suggerisce di limitarne l’uso:

(si impegna il Governo a) Porre in essere con urgenza ogni iniziativa di competenza finalizzata a limitare la diffusione del Bitcoin sino a quando non siano state adottate tutte le opportune iniziative normative sia sul piano europeo sia sul piano nazionale tese a regolamentare in modo compiuto ed organico l’intera materia relativa all’utilizzo della suddetta tipologia di moneta virtuale e, più in generale delle crittovalute, con particolare riferimento al pieno assoggettamento alla normativa antiriciclaggio e alla tracciabilità e identificabilità delle operazioni; ad assumere iniziative per rafforzare il sistema di monitoraggio delle transazioni che avvengono attraverso l’utilizzo del Bitcoin.

Giovanni Paglia, 34 anni, laurea in scienze politiche e bancario, è il primo firmatario della mozione sui Bitcoin. Deputato di SEL dal 2013, è subentrato a Sergio Boccadutri (passato al PD) alla tesoreria del partito di Nichi Vendola. Giovanni Paglia, 34 anni, laurea in scienze politiche e bancario, è il primo firmatario della mozione sui Bitcoin. Deputato di SEL dal 2013, è subentrato a Sergio Boccadutri (passato al PD) alla tesoreria del partito di Nichi Vendola. Anche il suo predecessore aveva firmato una proposta di legge sui Bitcoin, poi ritirata.

L’on. Paglia è consapevole che la mozione rappresenta un testo della opposizione all’attuale governo, inoltre ci vorrà del tempo per arrivare al voto in aula, probabilmente dopo l’estate. Resta convinto però che sia importante discuterne e aver messo il tema di nuovo all’ordine del giorno:

La mozione è stata depositata, ma non ancora calendarizzata per la discussione. Quello che mi aspetto è che almeno il Parlamento sia costretto ad attivarsi sul tema, che per quanto marginale su macroscala, apre prospettive che non possono essere ignorate, né affrontate tardivamente.

04/07/2014 – da Ansa.it – EBA a banche, per ora evitate Bitcoin. Un motivo in più per averli

Una notizia che non sarebbe neanche da pubblicare, tanto scontati sono gli interessi mafiosi e lobbistici che sottintendono le dichiarazioni dell’Autorità Bancaria Europea sul bitcoin, uniti a un autentico terrore che traspare evidente per il destino segnato per questa “istituzione” e  per gli accoliti che la sorreggono. La diffusione del Bitcoin significa infatti per tutti costoro la fine di un potere che ritenevano invincibile: quello di gestire e dirigere la ricchezza individuale attraverso il controllo della valuta. 

In altri Paesi più illuminati (Regno Unito e Australia solo per fare esempi recenti) dopo un’indagine scrupolosa effettuata dalle rispettive Agenzia delle Entrate (quella delle tasse governative), hanno deciso di rinunciare a legiferare su qualcosa che è impossibile da  controllare evitando almeno di essere ridicolizzati dall’evidenza (vedi immagine). BTCbannatiUn riconoscimento alla  genialità di chi, sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ha formulato il concetto di criptovaluta fondata su algoritmo matematico che ha come fine ultimo quello di ridare sovranità monetaria a chi la detiene salvaguardando nel contempo  privacy personale ed autenticità (non è falsificabile),  salvandola da signoraggio, inflazione e quindi dagli sporchi giochi finanziari di chi ha causato l’ultima crisi economica mondiale ed in sostanza perciò da chi controlla enti come l’EBA e BCE europee o la Federal Reserve americana. Solo che negli USA si sono accorti da tempo che ci si deve alleare con il nemico che non puoi sconfiggere e, dopo il tentativo di assoggettarlo alle stesse regole che valgono per i prodotti finanziari, adesso si comincia a riconoscere il Bitcoin anche come valuta a corso legale  (vedi le decisioni del governatore della California proprio in questi giorni). In Italia invece, nonostante qualche “illuminato” legislatore abbia tentato di introdurre il concetto di Bitcoin per decreto (l’emendamento dell’on. Boccadutri al decreto Destinazione Italia nel gennaio scorso) la risposta è stata disinformazione, terrorismo mediatico o al massimo l’ammissione che il BelPaese non ha più sovranità monetaria demandando quindi qualsiasi decisione all’Europa delle banche e delle lobby finanziarie. E’ naturale perciò che la stampa di regime ( leggi Gruppo Espresso) per salvaguardare il concetto cattocomunista ” se non ci son poveri, bisogna crearli” si getti sulla pseudonotizia amplificandola il più possibile anche nelle sue propaggini artrofiche locali come ad es. il Messaggero Veneto del 05/07/14 (leggi articolo qui sotto).EBABTCMV

Nonostante il ben più importante Repubblica, suo riferimento principale su tutto ciò che non sia locale, da tempo pubblichi ormai notizie sull’argomento, questo è il  primo articolo su Bitcoin che il Messaggero Veneto fa uscire. Eppure dal 20 febbraio 2014 hanno il primo bitcoin bancomat installato in Italia a nemmeno un kilometro di distanza dalla redazione qui a Udine, ma nulla è trapelato sui bitcoin finchè una televisione locale ha messo in onda un servizio una decina di giorni fa… “A pensar male si fa peccato – diceva Giulio Andreotti – ma ci si azzecca sempre”… Sarà un caso o potrebbe sembrare tendenzioso visto che parliamo di un quotidiano di orientamento politico esattamente opposto a quelli del gruppo Espresso, ma l’opportunità scelta solo qualche giorno fa dal Giornale di accettare il pagamento  degli abbonamenti in bitcoin va invece proprio nel senso opposto a quanto predicato da EBA e vecchiume della finanza vario…chi avrà ragione?…. Qui sotto pubblico l’agenzia Ansa sulla pseudo-notizia che non cambia comunque nemmeno di una virgola quanto sopra esposto.

Ansa.itEba a banche, per ora evitate Bitcoin

Propone regime regolatorio, prima di quello sconsiglia utilizzo

(ANSA) – ROMA, 4 LUG – Gli istituti finanziari “non dovrebbero acquistare, detenere o vendere” le monete virtuali, prima che entri in vigore un regime regolatorio proposto dall’Eba. E’ quanto si legge in una nota dell’Autorità bancaria europea, che identifica più di 70 categorie di rischio dalle monete virtuali, fra cui il Bitcoin è la più famosa. Fra i profili di rischio, quelli per gli utenti e per la sicurezza finanziaria, fra cui il potenziale riciclaggio del denaro sporco.

27 giugno 2014 – investirebitcoins.com – FORBES Intervista a Peter Diamandis : il futuro del Bitcoin

Investire Bitcoin
Peter Diamandis forbes bitcoin

Peter Diamandis : Il bitcoin dopo il periodo di incertezza diventerà dirompente
forbes bitcoin Riportiamo ora l’intervista di Forbes a Peter Diamandis sul futuro del Bitcoin

Peter è ingegnere, medico e imprenditore, noto per essere uno dei personaggi piu poliedrici d’America, ha al suo attivo molti traguardi sia nel mondo dell’imprenditoria che nel mondo della scianza:

Ceo della Fondazione X PRIZE
Co-fondatore e presidente della Singularity University
Co-autore del bestseller targato New York Times  “Aboundance: The Future Is Better Than You Think”
Ex CEO e co-fondatore della Zero-Gravity Corporation
Co -fondatore e vice presidente della Space AdventuresLtd.,
Fondatore e presidente del Rocket Racing League
Co-fondatore della International Space University
Co-fondatore di Planetary Resources
Fondatore Students for the Exploration and Development of Space,
Vice-presidente e co-fondatore di Human Longevity IncPeter Diamandis

Grande analista e precursore dei tempi oggi ci parla del passato, del presente e del futiro del Bitcoin.

Intervista tradotta per voi in esclusiva su Investire Bitcoin.

Qui l’articolo Originale
Peter Diamandis Esordisce nell’intervista di Forbes con queste parole:

“Ho seguito Bitcoin sin dal suo inizio, e la mia fiducia è cresciuta al punto in cui ora sto negoziando di una porzione delle mie riserve auree in favore dei bitcoin, inoltre sto seriamente pensando i iniziare ad accettare Bitcoin per il prossimo Abundance 360 CEO Summit”

Peter, Che cosa è esattamente il bitcoin?

Per cominciare, il Bitcoin è una moneta digitale.al giorno d’oggi, un Bitcoin è equivalente a circa $ 600 USD.

Il Bitcoin è inoltre divisibile fino a 8 cifre decimali, o 0.00000001 BTC.

È possibile acquistare beni con bitcoin, vendere beni per bitcoin, ed infine scambiarlo con le altre monete virtuali (e viceversa). È possibile anche tenerlo e basta ma di quello ne parleremo dopo…

Il Bitcoin è una moneta intelligente, progettata da ingegneri molto lungimiranti. Si elimina la necessità  di passare attraverso banche, ci si sbarazza delle commissioni proprie delle carte di credito, commissioni di cambio valuta, spese di trasferimento di denaro, e riduce la necessità di tutela legale nel processo delle transizioni … Insomma, un sacco di ottime caratteristiche !

Soprattutto, si tratta di un “moneta esponenziale” che cambierà il nostro modo di pensare ai soldi. Più o meno allo stesso modo in cui la posta elettronica ha cambiato il modo in cui pensiamo alla corrispondenza oggi. (Riuscite a ricordare la vita prima delle e-mail?)

Se avete seguito il mio lavoro, o partecipato a mio Abundance 360 CEO Summit, saprete di certo che che io insegno e monitorare le tecnologie esponenziali usando il mio approccio “6 D’s”, al dine di valutare il valore intrinseco di un progetto…

Ebbene, Il Bitcoin sta seguendo il 6DS ed è sulla buona strada per uscire dalla sua fase ingannevole ed incerta e diventare dirompente nel corso dei prossimi 1-3 anni, ma permettetemi di spiegare come faccio ad essere così ottimista!
In che senso il Bitcoin sta seguendo il 6 D’s

1. DIGITALE:

Bitcoin è denaro digitalizzato – si tratta di una moneta puramente digitale e globale. Ogni bitcoin viene scambiato, guadagnato e venduto nel cyberspazio. Per questo motivo, è fedele alla legge di Moore che prevede salti sulla curva esponenziale del valore.

2. INGANNEVOLE ( in inglese DECEPTIVE ndr):

Il software Bitcoin è stato rilasciato al pubblico nel 2009 e per i primi anni è cresciuto nella sua fase ingannevole. Pochi ne hanno sentito parlare, e pochissimi lo hanno usato e accettato. Inoltre, la moneta è stata sempre difficile da usare; quindi, non ha ancora avuto la sua “Moment User Interface” cioè non è ancora diventata facile da utilizzare per l’utente medio che è il passaggio chiave che lo farò transitare dalla sua fase ingannevole a quella dirompente…

3 DISTRUTTIVO:

Come descritto di seguito dal mio amico Barry Silbert (fondatore di Second Market), il Bitcoin sta per entrare nella sua fase dirompente in cui il tasso di accettazione e di uso esploderà, così come il suo valore. Vedi sotto.

4 SMATERIALIZZATORE (in inglese DEMATERIALIZING ndr):

Il Bitcoin sta eliminando o smaterializzzando l’uso del denaro fisico (banconote e monete) e anche dellle carte di credito. Ma più di questo, sta anche smaterializzando (leggi: eliminare) la necessità di avere come organi mediatori banche centrali, avvocati e conversioni di valuta.

5 DETASSANTE:

Il Bitcoin elimina gli intermediari (banche, avvocati, scambi) e detassa il costo delle transazioni! Nessuna spesa! Rende se stesso più conveniente da usare, diffondere e condividere rispetto al  denaro Fiat.

6 DEMOCRATIZZANTE:

Bitcoin rende l’accesso al capitale a disposizione di tutti, non ci sono banche, bancomat e nemmeno i fornitori di carte di credito. In definitiva, stiamo andando verso  (per i prossimi 6 anni) un mondo di 7 miliardi di esseri umani collegati digitalmente, il Bitcoin rende la valuta disponibile a chiunque abbia una connessione a internet.
L’evoluzione del Bitcoin: Perchè sta per diventare Dirompente?

Il mio amico Barry Silbert (fondatore di Second Market) ha recentemente parlato come mio ospite alla Singularity University’s Exponential Finance Conference a riguardo del Bitcoin. Ha fornito un’eccellente panoramica sulla sua traiettoria a breve termine, di seguito qui riassunta.

Il suo ingresso mi ha anche messo in guardia per il “Moment User Interface” – che è il momento specifico in cui viene lanciata un’interfaccia che rende una tecnologia (fino a quel momento difficile da utilizzare per la maggior parte delle persone) semplice ed intuitiva anche per l’utente inesperto.

Il mio intento sarà quindi, investire in quelle start-up e di contribuire alla loro promozione e al loro lavoro.

Okay, ora torniamo alle intuizioni di Barry Silbert.

Barry ha delineato cinque fasi per questa moneta digitale che aiutano a spiegare il suo passato, il suo presente e ci fanno intuire come si delineerà il suo futuro…andiamo a vedere quali sono:

FASE 1:

Il periodo 2009-2011 è stata la precoce ‘fase di sperimentazione’ per il bitcoin (fase ingannevole). E’ stata la fase di rilascio del software al pubblico e il momento in cui la maggior parte dei nerd e degli e hacker hanno iniziato a giocare con il codice. Durante questa fase, non vi era alcun valore apparente legato al Bitcoin;  in questi tempi il mining del bitcoin è stato facile e poteva essere fatto da chinuque possedesse un MacBook o un PC di fascia consumer.

FASE 2:

Il 2011 ha segnato l’inizio della fase di ‘early adopter’ (ancora ingannevole). C’era un sacco di hype iniziale e si premeva molto sull’ormai noto Silk Road (dove si può comprare la droga per intenderci…cosi ci capiamo…).

Il valore in questa fase è passato da meno di $ 1 a oltre $ 30, poi si è schiantato.Ed ecco che è nata la prima generazione di aziende legate al bitcoin che si occupavano della creazione di infrastrutture di base: wallets, attività minerarie, Exchanges, ecc Si sono venute a creare in parole povere le strutture utente di base, il substrato sul quale far fiorire il Bitcoin.

FASE 3:

Il periodo che va dal 2012 fino alla prima metà del 2014 ha segnato l’inizio del ‘Venture Capital Phase.‘ Gente come Marc Andreessen, GoogleVentures, Benchmark e altri hanno iniziato a investire in nelle aziende legate al Bitcoin di Seconda Generazione (vedi bitpay, coinbase ecc). Siamo proprio nel bel mezzo della fase 3 al momento. Migliaia di aziende che lavorano con i bitcoin stanno ottenendo infatti finanziamenti dai big dell’elettronica (Amazon in primis). Molti di questi stanno cercando di creare il “Moment User-Interface.”

FASE 4:

Autunno 2014-2015 sarà come vederemo nei prossimi mesi l’inizio della “Wall Street Phase”.

Qui inizieremo a veder girare capitali a livello istituzionale e tutto su muiverà con l’obiettivo di riconsocere le valute digitali come asset class e non solo come fnomeno del momento.

Il Bitcoin inizierà ad essere considerato un bene a tutti gli effetti e si inizierà a trattarlo come tale, in questa fase ci saranno grandi investimenti attorno ad esso e verranno creati una grande quantità di prodotti e servizi che inizieranno a ruotare nell’ecosistema della criptovaluta. Questo segna l’inizio della fase di dirompente.

FASE 5:

Finalmente arriverà la fase ‘adozione di massa Global Consumer’ – questo sarà il momento in cui il bitcoin diventerà un elemento importante nell’economia globale. Quando i consumatori si sentiranno facilitati e sicuri ad usare bitcoin esso diverrà pare integrante ed imprescindibile del sistema economico. Questa fase vedrà il suo inizio subito dopo il “Moment User Interface” e la sua fase di incubazione potrebbe durare all’incirca 1 o 2 anni prima che l’adozione di massa avvenga a livello globale…
Quindi ora cosa facciamo?

Ora non resta che continuare ad imparare, a provare, testare ed ovviamente istruire piu gente possibile …

In parole povere: Sperimentare!

Creare un portafoglio bitcoin e acquistare alcuni bitcoin. Non c’è modo migliore di imparare che da fare.

Ci sono alcuni Exchange bitcoin dove è possibile “acquistare” bitcoin con i dollari (o altre valute). Gli scambi più popolari sono:

Coinbase ( www.coinbase.com )
Bitpay ( www.bitpay.com )
Bitstamp (https://it.bitstamp.net/)

Si impara facendo! Non vorrai mica essere l’ultimo vero?

15 giugno 2014 – investirebitcoin.com – Gli 8 motivi dell’aumento del valore del Bitcoin di fine maggio.

Gli 8 motivi dell’aumento del valore del Bitcoin di fine maggio.

15 giugno 2014

2013-11-18T164855Z_1_CDEE9AH1APO00_RTROPTP_3_SENATE-VIRTUALCURRENCY-BITCOIN_original

Il prezzo della più famosa cryptocurrency del mondo è salito alle stelle nel corso delle ultime due settimane.

Il prezzo di Bitcoin è passato da meno di $ 450, il valore registrato il 19 maggio,fino a $ 650 nei primi giorni di giugno.

Questo significa una crescita di oltre il 30 per cento , come potete vedere qui sotto grazie aBitcoincharts.com .
bitcoin

Il tasso di crescita sorprendente ha portato la CNBC a pubblicare un articolo intitolato “Il Bitcoin è tornato”, dove si parla anche di un impennata di prezzo di 80 per cento tra aprile e giugno del 2014 .

CNBC era solo una delle tante piattaforme che hanno deciso di parlare el Bitcoin.

Il valore di picco ha generato alcune speculazioni , soprattutto dopo la pubblicazione del Willy Report” , un post che denunciava un presunto complotto per manipolare il prezzo dei Bitcoin attraverso l’uso di bot.

CNBC intervistò anche l’imprenditore Roger Ver, noto anche come Bitcoin Jesus.

In un ‘estratto dalla sua intervista si legge:

“Recentemente sempre più persone si stanno rendendo conto di quanto il Bitcoin sia destinato a dibentare una tecnologia che cambiaerà il mondo”, ha detto, aggiungendo che “questa sensazione è destinata a continuare fino a che il Bitcoin raggiungerà un valore attorno ai 10 mila dollari. La mia opinione è che questo possa accadere molto prima di quanto ci si aspetti… ”

Diamo un rapido sguardo ora agli..
8 eventi che sono stati il motivo scatenante dell’aumento del prezzo del Bitcoin di fine maggio:

1.Peter Schiff e Julian Assange sono scesi in campo per sostenere pubblicamente Bitcoin.

2. Tre nuovi sportelli automatici Robocoin sono stati inaugurati nel Regno Unito.

3. DISH ha annunciato che inizierà ad accettare Bitcoin e ha affermato di essere la più grande azienda cripto-friendly finora.

4.  Un nuovo brevetto concesso ad Amazon basato sui Bitcoin potrebbe portare grandi cambiamenti per l’ecosistema Bitcoin.

5. L’associazione Bitcoin l’Australia ha lanciato un attacco preventivo contro le tasse restrittive correlate alle cryptocurrency dando un chiao segnale di apertura in merito.

6. Coinbase consegnato borse di studio in Bitcoin a 20.000 studenti universitari a titolo di omaggio per favorire la diffusione delle cryptocurrencies…

7.  Il rapper 50 Cent ha deciso di accettare Bitcoin per il suo ultimo album, intitolato “Ambition animali”.

8.  Apple ha cambiato i termini di servizio e consentirà ora la presenza di applicazioni basate sul Bitcoin nel suo App Store, purché siano conformi alla legge.