Bitcoin scaling : perchè le transazioni bitcoin restano sospese

Moltissimi utilizzatori di bitcoin, soprattutto quelli nuovi e/o meno esperti, mi interpellano sempre più spesso perchè si trovano a fare i conti con transazioni che vengono confermate con sempre maggiore ritardo e che restano in sospeso  per giorni e giorni prima di essere finalizzate e permettere l’ulteriore spesa/invio di quei bitcoin. Tutto ciò dipende dal funzionamento stesso del bitcoin e  dall’aumento esponenziale del numero di transazioni sulla rete Bitcoin (Blockchain) che segue anche l’impennata del valore di quotazione della criptovaluta negli ultimi mesi e la sua sempre maggior richiesta e diffusione globale. Bisogna quindi fare attenzione a settare la giusta fee (commissione ) per i miners che validano le transazioni. Il + delle volte il vostro wallet lo fa in modo automatico, ma non sempre è sufficiente. Per questo motivo vi conviene forse dare un occhiata allo status della rete blockchain in tempo reale e settare manualmente le fees in modo che  che la transazione non resti a lungo tempo sospesa senza essere “lavorata” dai validatori/miners.
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BITCOIN WALLET – Il portafoglio bitcoin – Guida pratica

Il wallet Bitcoin è il conto o il portafogli su cui si detengono, inviano e ricevono i bitcoin, visualizzato con una stringa alfanumerica molto lunga (34 caratteri) detta CHIAVE PUBBLICA, iniziante per 1 o per 3  nel caso di indirizzi wallet legacy o per “bc” nel caso di indirizzi wallet segwit. Esso  ha la funzione di RICEVERE i bitcoin che arriveranno a quel wallet e si usa proprio come un IBAN bancario. Il wallet contiene anche la CHIAVE PRIVATA, che non è normalmente visibile e che permette di  INVIARE i bitcoin. La  chiave privata è desumibile dal backup del wallet attraverso una PASSPHRASE, ovvero una serie di dodici (o più) parole che servono a recuperare il wallet ed i fondi in bitcoin in esso contenuto in caso di smarrimento o distruzione/furto del wallet. E’ quindi buona pratica fare SEMPRE il back up del wallet per evitare di perdere irrevocabilmente i fondi bitcoin in esso contenuti. Da una chiave pubblica ( indirizzo bitcoin) infatti, non si può mai risalire alla chiave privata, mentre la chiave privata può generare “n” (infinite) chiavi pubbliche. Le transazioni bitcoin sono identificate con stringhe alfanumeriche ancora più lunghe di quelle dei wallet ( Transaction ID) . Queste stringhe alfanumeriche (transaction ID) e gli  indirizzi wallet (address wallet) possono svelare il saldo e tutti i movimenti del wallet se posti in consultazione sulla Blockchain, un registro pubblico inalienabile e immutabile, condiviso in rete tra tutti gli utenti bitcoin perchè contenuto nel wallet. Blockchain e indirizzi bitcoin non rivelano MAI e non sono MAI associabili al proprietario del wallet e dei bitcoin contenuti, nè il luogo fisico dove sono conservati i bitcoin. Questo è il motivo perchè i Bitcoin ed i wallet sono considerati anonimi, anche se in realtà è più corretto affermare che siano pseudonimi come, ad esempio, un indirizzo email  al cui proprietario si può risalire solo attraverso l’analisi dell’IP collegato in rete.  Esattamente il contrario perciò di quanto si possa desumere da un IBAN bancario che rivela il nominativo del proprietario del conto e l’indirizzo fisico della filiale dove quel conto è stato acceso, ma non il saldo e i movimenti del conto rappresentato in IBAN.

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Wekiwi.it, il gestore energetico italiano che accetta Bitcoin

 13/04/2015

L’interesse nelle criptovalute e la loro diffusione ed utilizzo, sta finalmente registrando un  buon risveglio anche in Italia, soprattutto dopo che l’Agenzia delle Entrate  ha ribadito, in risposta ad altri recenti interpelli in proposito, che le transazioni e lo scambio di bitcoin tra privati  non è tassabile, riconoscendo così e di fatto la propria impossibilità ad intervenire in materia causa la natura stessa del Bitcoin. Anche se sono convinto che ciò possa essere solo una momentanea tregua,  è comunque un approccio amichevole ed un riconoscimento verso le criptovalute che ci pone, una volta tanto, all’avanguardia nel panorama istituzionale mondiale.    A conferma di un tanto ho riscontrato una crescente attività di scambio di criptovalute dall’inizio dell’anno con il crescere della quotazione bitcoin e molto più recentemente, anche la notizia , seppur depurata da dettagli fuorvianti di Ansa.it, della prima agenzia immobiliare in Italia che vende appartamenti e immobili in bitcoin. Assieme a tutto ciò e proprio in questi giorni, si registra la bella novità di un nuovo gestore italiano per l’energia (gas ed elettricità), wekiwi.it che accetta bitcoin in pagamento nel proprio shop online. Attualmente non si possono ancora pagare le bollette per le forniture energetiche  in bitcoin, ma è sempre un buon inizio. Di seguito riportiamo il link della notizia così come è apparsa su Il Quotidiano.netMassimo Bello (ImagoE)

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IN ITALIA LA BUFALA SI LEGGE SULL’ ANSA – BITCOIN FAKE NEWS

Per settimane istituzioni politiche e media ci hanno messo in guardia e ammonito chi pubblica false notizie (fake news)  su internet e sui social media per le conseguenze che poi hanno sulla popolazione ed hanno continuato a sproloquiare  sulla necessità di punire severamente chi le diffonda. Scopriamo invece che i primi a diffondere notizie false, tendenziose, fuorvianti, senza il minimo senso etico/professionale  di verifica delle fonti sono proprio le agenzie di stampa più accreditate, come ad esempio ANSA. Ciò è molto grave a mio parere, perchè non stiamo parlando di un blog qualsiasi come si potrebbe considerare il presente in cui le opinioni condivise sono sempre personali e non hanno la pretesa di Verità assoluta, ma di agenzie di stampa ufficiali che vengono riprese regolarmente dai media anche internazionali e poi diffuse a livello globale, provocando come in questo caso, come minimo reazioni di ilarità se non proprio di scherno da parte di chi, a ragione, considera (giustamente) l’Italia come il Paese di Pulcinella e ci permette di capire il perchè risultiamo agli ultimi posti al mondo per quanto riguarda la libertà di stampa e la correttezza delle informazioni. A questo punto ci si chiede a cosa servano le leggi sull’editoria che dovrebbero regolare tutto ciò e cosa si aspetti a prendere i famosi provvedimenti tanto auspicati dalle istituzioni contro le fake news.
Ciò premesso analizziamo la notizia Ansa di qualche giorno fa che si è talmente diffusa tra la popolazione da avere riscontri pressochè giornalieri da gente comune che di Bitcoin ne sa veramente molto poco e che rischia di creare opinioni errate e  false aspettative.
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Oggi il Giappone legalizza il Bitcoin come metodo di pagamento – 01/04/2017

Liberamente tratto e commentato da articolo di   del 31/03/2017 by gavriloBTC

Mentre l’Unione (totalitaria) Europea sta elaborando il miglior  sistema per violare la privacy di chi utilizza i bitcoin, in Giappone da oggi la criptovaluta più conosciuta ed utilizzata al mondo diventa  un metodo di pagamento   legale  e  riconosciuto ufficialmente a  tutti  gli   effetti.  Dopo  mesi  di dibattito infatti, il  legislatore del Paese del Sol Levante ha approvato una legge che ha portato le piattaforme exchanger di Bitcoin sotto l’ombrello  dell’ antiriciclaggio (AML/KYC) , categorizzando la criptovaluta come una sorta di strumento di pagamento prepagato.
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Terrorismo e riciclaggio sono la scusa UE per toglierci il possesso del nostro denaro.

 31/01/2017 – Liberamente tradotto, commentato, interpretato e tratto da questo articolo di Bitcoin.com da gavriloBTC

Mentre gli USA cominciano finalmente a respirare aria nuova con l’avvento del Presidente Trump e il suo “First America”, in Europa si respirano ancora gli asfittici miasmi del Nuovo Ordine Mondiale che ci vuole tutti come individuo-consumatore e attraverso la mescolanza delle razze “uomo a taglia unica”  . In quest’ottica vanno inquadrati gli sforzi dell UE  dove contante  e cryptocurrencies diventano ora il bersaglio principale di sforzi antiriciclaggio della Commissione Europea.  Di recente, la Commissione ha infatti pubblicato una tabella di marcia della sua proposta sull’iniziativa per le restrizioni sui pagamenti in contanti, estendendole anche alle  cryptocurrencies come il  Bitcoin.

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Cinque cose che ogni investitore dovrebbe sapere sui Bitcoin

Cinque cose che ogni investitore dovrebbe sapere sui  Bitcoin

Five Things Every Investor Should Know about Bitcoin

Tra instabilità economica globale e crisi finanziaria, gli investitori stanno diventando sempre più consapevoli dei vantaggi che il Bitcoin offre rispetto alle forme tradizionali di beni di rifugio e del denaro. Anche se molti investitori rimangono cauti  per via del prezzo fluttuante dei Bitcoin, ci sono cinque principali aspetti cui ogni investitore dovrebbe conoscere .

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TRUFFE E BITCOIN, QUALI SONO E COME PREVENIRLE

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Dal suo inizio nel 2009, il Bitcoin è cresciuto in maniera esponenziale diventando una moneta digitale molto popolare ed usata in tutto il mondo. Purtroppo,  a causa della sua popolarità , del suo tasso di crescita e della sua capitalizzazione di mercato, anche i truffatori crescono e realizzano  benefici monetari molto consistenti.

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LA BCE AMMONISCE L’UNIONE EUROPEA A NON PROMUOVERE BITCOIN

Liberi pensieri  e considerazioni di un neocinquantenne sull’articolo di Gautham  su  newsBTC.com  – 19/10/2016

european union, blockchain technology

L’ Europa della Brexit non riesce ormai più a nascondere le sue laceranti contraddizioni. Quanto durerà ancora prima di implodere? Riusciranno i suoi popoli,  le sue nazioni, le sue intelligenze, a cambiarla prima del tragico epilogo? Gautham non se lo chiede nel suo articolo , anche se non manca di sottolineare che  gli Stati europei  non possono fare a meno di accorgersi della rivoluzione in atto  sin dal suo arrivo e poi dalla sempre maggior diffusione del Bitcoin, sia dell’interesse che la nuova tecnologia che lo  sottintende (la blockchain) sta suscitando in quelle menti   europee che rappresentano il nuovo pensiero liberista e libertario , quello cioè che si ricollega alla sincera tradizione di progresso, prosperità e crescita democratica che il libero mercato  ha garantito all’Occidente negli ultimi 150 anni, quello che odia insomma la burocrazia ma di più il lobbismo mondialista oggi imperante in Europa con la costante attuazione del Piano Kalergi.
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PAYMEABIT, E IL BITCOIN DIVENTA SOCIAL

paymeabit

02/10/2016 – di Michele Tringali per gavrilobtc.it

La stagione estiva è ormai alle spalle e sebbene l’Halving 2016 non abbia mostrato ancora sostanziali cambiamenti nel mondo Bitcoin, per certo si nota una maggiore attenzione generale riguardo al mondo delle criptovalute ed alle possibilità che offrono. Ciò senza dubbio grazie anche alla diffusione massiccia di smartphones e tablets che avvicinano sempre di più il cittadino comune alle nuove tecnologie pur senza saperne più di tanto, con piattaforme come whatsapp, facebook, twitter, instagram ed in generale i social media che permettono di sentirsi collegato al resto del mondo e parte attiva di esso grazie alla condivisione di propri contenuti.
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CATENA FIDE DIGNORUM AD NIHILUM CONEXA .