Intervista di CoinIdol.com sulla diffusione Blockchain in Italia 

La Diffusione Blockchain In Italia  Secondo Un Personaggio Del Settore

Dec 29, 2018 at 08:13
Author : Marco Maltese  – Leggi l’ articolo originale qui

Dal deserto alla civiltà della blockchainAbbiamo fatto una chiacchierata con Luca Dordolo, uno dei primissimi imprenditori nel campo delle criptovalute in Italia, per conoscere il suo pensiero sulla situazione di questo settore in Italia.

Una Chiacchierata Con Un Personaggio

Come abbiamo visto in un articolo di ieri, 27.12.2018, la situazione delle criptovalute e in generale della tecnologia Blockchain in Italia è “particolare”, e vede il paese indietro di un paio d’anni rispetto agli altri paesi più industrializzati del mondo.

Abbiamo fatto una chiacchierata  con  Luca  Dordolo,  alias  GavriloBTC,  per capire cosa pensa di questa situazione e del futuro prossimo di questo settore in Italia.

Luca Dordolo, imprenditore 53enne, nel mondo delle criptovalute dal 2012, primo ad aver installato un Bitcoin ATM in Italia e a Malta, terzo in Europa, personaggio molto conosciuto nell’ambiente, rivela:

Esiste una carenza di 100.000 sviluppatori informatici in Italia  in generale e ci sono grosse difficoltà a  trovare esperti con conoscenza e capacità di sviluppo su Blockchain.
Ci sono però punte di eccellenza come ad esempio Assobit, fondata nel 2016,  un’associazione di “tutti” gli imprenditori nel campo della Blockchain. Ed uno degli exchange di criptovalute più vecchi esistenti al mondo, The Rock Trading, o il fondatore di InBitcoin nella zona di Rovereto (TN), la “Bitcoin valley” italiana, ma non esiste un livello intermedio, e la stragrande maggioranza della popolazione, come hai ben inquadrato, è ancora molto lontana dalle criptovalute, ma io direi proprio dal pagamento elettronico in generale.

Italia: Un Paese Soffocato Dalla Burocrazia

Secondo l’imprenditore, l’Italia è un paese che subisce una burocrazia estremamente pesante , e questo spinge la popolazione a preferire il contante, le banconote e snobbare i pagamenti elettronici:

In nessun paese al mondo come in Italia ci sarebbe bisogno di conoscere ed usare le criptovalute ed in particolare Bitcoin da parte della popolazione. Viviamo in un paese di “Polizia Fiscale”: l’Italia è un paese dove è quasi impossibile fare l’imprenditore a causa della fortissima tassazione e della burocrazia che soffoca qualunque idea e iniziativa.  Bitcoin significa tornare padroni dei propri soldi, del proprio benessere economico, è libertà finanziaria,  ed in Italia ce ne sarebbe estremamente bisogno, anche per tagliare le unghie alle lobbies finanziarie che controllano la valuta comune, l’euro, che spesso soffoca il cittadino.  L’italiano medio è uno dei più grandi risparmiatori al mondo, ma è affetto da un’ignoranza di base a livello di conoscenza finanziaria elementare. Egli non sa gestire la propria ricchezza, e demanda la gestione ad altri fidandosi . È questo che impedisce al momento la diffusione della tecnologia Blockchain , che ha il grande pregio della disintermediazione, fra la popolazione.

Ci sono però fatti incoraggianti che aiuteranno la penetrazione della tecnologia Blockchain fra la popolazione, dice Luca:

 Una buona notizia è che il ministro Di Maio ha firmato, appena un paio di settimane fa,il 17 Dicembre, l’ingresso dell’Italia in EuroMed-7, un accordo di 7 paesi del Mediterraneo volto  a uno sviluppo comune della tecnologia Blockchain e la ricaduta immediata è che è si è  subito individuato un elenco di  una trentina di esperti nel campo e convocato un tavolo di discussione  che si ritroverà a Roma già all’inizio del 2019 sotto l’egida del Ministero competente.

EuroMed-7 è infatti una ”alleanza informale” dei paesi del Sud Europa, composta da Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e Malta che mira a promuovere politiche di rilancio economico dei paesi e far sentire la voce del Sud Europa.

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Gli Italiani Tra Disinteresse E Ignoranza Economica

L’Italia, è cosa risaputa, è presa in mezzo fra una burocrazia oppressiva e un fisco fra i più pesanti del mondo. Verrebbe da pensare che in queste condizioni la popolazione si interessasse di più a metodi per cambiare le cose, ma questo non avviene, perché? Prosegue Luca:

Forse il modo migliore per sbloccare la popolazione nei confronti delle criptovalute è incrementare il loro utilizzo nelle infrastrutture pubbliche.
Ad esempio in Svizzera con Bitcoin si possono pagare mezzi di trasporto pubblici e tasse locali. Diciamo quindi “ufficializzare”, in un certo senso, la legittimità di Bitcoin e di altre criptovalute come metodi di pagamento.
L’Italia ha inoltre  sofferto  negli ultimi anni la  diffusione di schemi di Ponzi/piramidali  e simili (catene di Sant’Antonio)  basati su Bitcoin e Blockchain che hanno sfruttato l’ignoranza generale in campo finanziario e su questa tecnologia innovativa in particolare, minandone così  la sua buona fama  in una popolazione già diffidente.  Ma un  modo per diffonderne l’utilizzo corretto in modo amichevole e facilmente comprensibile a tutti potrebbe sicuramente mutuare l’esempio dei Bitcoin Boulevars o  Bitcoin City  olandesi o di altre parti del mondo, delle specie di sagre nei quartieri o estese a tutta la città, dove ci sono contest a premi , “mini conferenze” nei caffè e all’aperto e si possono ascoltare gli esperti che parlano della tecnologia Blockchain e degli utilizzi possibili delle criptovalute, ci sono happy hour con pagamento in Bitcoin, e dove  gli esercizi pubblici che lo desiderano, per il periodo della “sagra” accettano pagamenti in criptovalute, garantiti nel cambio dagli organizzatori. Una buona percentuale adotta così il bitcoin come metodo di pagamento anche dopo la festa, in maniera stabile e la popolazione si abitua ad usarli. Queste secondo me sono misure che potrebbero smuovere la popolazione italiana, ancora refrattaria  ai pagamenti elettronici.
Come ho detto, l’italiano medio  non si rende conto che i contanti vanno comunque scomparendo a favore dei pagamenti e del denaro elettronico spacciato per più sicuro, ma che è completamente tracciato e privo di privacy. Le  criptovalute invece, sebbene siano al momento ancora difficili da gestire, sono anonime come il contante e rappresentano comunque il futuro del denaro e soprattutto della libertà.

Dordolo prosegue evidenziando altri “miti metropolitani” sulle criptovalute:

Ci sono anche altre due cose da far capire alle istituzioni che fanno spesse volte terrorismo mediatico: la prima è che le criptovalute non sono un mezzo conveniente per riciclare denaro sporco, perché oltre al costo standard del riciclaggio si deve aggiungere anche quello di  conversione in  e da Bitcoin o altra criptovaluta, la seconda è che da sempre le armi si sono acquistate in dollari e diamanti, e per gli stessi motivi di conversione i terroristi e i loro fornitori non sono interessati ai Bitcoin come mezzo di scambio.

Un Recupero Possibile

Secondo Dordolo, pur mancando una “via di mezzo” fra persone estremamente qualificate e mainstream estremamente disinteressato e ignorante in materia di blockchain e criptovalute, la ripresa dell’Italia in questo campo non tarderà ad arrivare:

Le teste le abbiamo. Ora, fra il miliardo stanziato dal governo nei prossimi tre anni come investimento per imprese nel campo della Blockchain e criptovalute e le idee che i nostri sviluppatori e imprenditori hanno, io credo che l’Italia si porterà alla pari molto rapidamente. Direi che nel giro di un paio d’anni si potrebbe arrivare a livello di altri paesi rappresentativi nel campo della tecnologia Blockchain.

Attualmente, Un Deserto

Alla domanda di quali siano i progetti attuali più promettenti nel campo Blockchain, Dordolo ha ammesso che la situazione è molto magra:

Oggi non sono a conoscenza di molti progetti interessanti sviluppati in Italia, purtroppo. Posso nominare solo Ripaex, del quale sono advisor, che reputo una delle iniziative più promettenti nel mondo delle criptovalute, perché dà la possibilità  di creare delle piattaforme decentralizzate di scambio, ma connesse fra loro, per gaarntire sempre la liquidità e la provvista richiesta dal mercato
Non sono a conoscenza di altri progetti fondamentalmente innovativi con base in Italia, anche se secondo me, nel prossimo biennio le cose sono destinate a cambiare in meglio.


It.Coinidol.Com Informerà 90 Milioni Di Italiani Sulle Notizie Blockchain e Bitcoin

Jan 14, 2019 at 12:29

CoinIdol, la testata inglese di notizie globali con mezzo milione di visite al mese, ha lanciato la versione italiana del sito: it.coinidol.com. I primi articoli sono stati pubblicati a Dicembre 2018, ma il mese del lancio ufficiale per il pubblico italiano è Gennaio 2019.

La versione italiana di CoinIdol fornisce notizie sulla Blockchain, Criptovalute e FinTech concentrandosi sul mercato locale in Italia e altre regioni nel mondo dove è parlato l’italiano. Si tratta di 90 milioni di potenziali lettori in tutto il mondo.

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Ringraziamo i nostri amici e partner italiani che ci hanno seguito e supportato fin’ora:
– Luca Dordolo, Imprenditore nel campo delle criptovalute dal 2012, proprietario dei primi Bitcoin ATM installati in Italia;
– Franco Cimatti, presidente della Bitcoin Foundation Italia;
– Stefano Capaccioli, avvocato specializzato in Bitcoin e Criptovalute, e Partner Fondatore a COINLEX.IT., una think-tank su Criptovalute, Smart Contracts e Bitcoin.”

Experts, Luca Dordolo, Franco Cimatti, Stefano Capaccioli

Puoi leggere l’ articolo completo qui: – https://coinidol.com/it-coinidol-com-italy-blockchain-bitcoin-news/

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