Wekiwi.it, il gestore energetico italiano che accetta Bitcoin

 13/04/2015

L’interesse nelle criptovalute e la loro diffusione ed utilizzo, sta finalmente registrando un  buon risveglio anche in Italia, soprattutto dopo che l’Agenzia delle Entrate  ha ribadito, in risposta ad altri recenti interpelli in proposito, che le transazioni e lo scambio di bitcoin tra privati  non è tassabile, riconoscendo così e di fatto la propria impossibilità ad intervenire in materia causa la natura stessa del Bitcoin. Anche se sono convinto che ciò possa essere solo una momentanea tregua,  è comunque un approccio amichevole ed un riconoscimento verso le criptovalute che ci pone, una volta tanto, all’avanguardia nel panorama istituzionale mondiale.    A conferma di un tanto ho riscontrato una crescente attività di scambio di criptovalute dall’inizio dell’anno con il crescere della quotazione bitcoin e molto più recentemente, anche la notizia , seppur depurata da dettagli fuorvianti di Ansa.it, della prima agenzia immobiliare in Italia che vende appartamenti e immobili in bitcoin. Assieme a tutto ciò e proprio in questi giorni, si registra la bella novità di un nuovo gestore italiano per l’energia (gas ed elettricità), wekiwi.it che accetta bitcoin in pagamento nel proprio shop online. Attualmente non si possono ancora pagare le bollette per le forniture energetiche  in bitcoin, ma è sempre un buon inizio. Di seguito riportiamo il link della notizia così come è apparsa su Il Quotidiano.netMassimo Bello (ImagoE)

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IN ITALIA LA BUFALA SI LEGGE SULL’ ANSA – BITCOIN FAKE NEWS

Per settimane istituzioni politiche e media ci hanno messo in guardia e ammonito chi pubblica false notizie (fake news)  su internet e sui social media per le conseguenze che poi hanno sulla popolazione ed hanno continuato a sproloquiare  sulla necessità di punire severamente chi le diffonda. Scopriamo invece che i primi a diffondere notizie false, tendenziose, fuorvianti, senza il minimo senso etico/professionale  di verifica delle fonti sono proprio le agenzie di stampa più accreditate, come ad esempio ANSA. Ciò è molto grave a mio parere, perchè non stiamo parlando di un blog qualsiasi come si potrebbe considerare il presente in cui le opinioni condivise sono sempre personali e non hanno la pretesa di Verità assoluta, ma di agenzie di stampa ufficiali che vengono riprese regolarmente dai media anche internazionali e poi diffuse a livello globale, provocando come in questo caso, come minimo reazioni di ilarità se non proprio di scherno da parte di chi, a ragione, considera (giustamente) l’Italia come il Paese di Pulcinella e ci permette di capire il perchè risultiamo agli ultimi posti al mondo per quanto riguarda la libertà di stampa e la correttezza delle informazioni. A questo punto ci si chiede a cosa servano le leggi sull’editoria che dovrebbero regolare tutto ciò e cosa si aspetti a prendere i famosi provvedimenti tanto auspicati dalle istituzioni contro le fake news.
Ciò premesso analizziamo la notizia Ansa di qualche giorno fa che si è talmente diffusa tra la popolazione da avere riscontri pressochè giornalieri da gente comune che di Bitcoin ne sa veramente molto poco e che rischia di creare opinioni errate e  false aspettative.
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Oggi il Giappone legalizza il Bitcoin come metodo di pagamento – 01/04/2017

Liberamente tratto e commentato da articolo di   del 31/03/2017 by gavriloBTC

Mentre l’Unione (totalitaria) Europea sta elaborando il miglior  sistema per violare la privacy di chi utilizza i bitcoin, in Giappone da oggi la criptovaluta più conosciuta ed utilizzata al mondo diventa  un metodo di pagamento   legale  e  riconosciuto ufficialmente a  tutti  gli   effetti.  Dopo  mesi  di dibattito infatti, il  legislatore del Paese del Sol Levante ha approvato una legge che ha portato le piattaforme exchanger di Bitcoin sotto l’ombrello  dell’ antiriciclaggio (AML/KYC) , categorizzando la criptovaluta come una sorta di strumento di pagamento prepagato.
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